Esposto alla Corte dei Conti a seguito dell’acquisizione da parte di A2A del 51% di Linea Group Holding (LGH) senza prima esperire una procedura ad evidenza pubblica. Raccolta adesioni.
Premesso che, A2A S.p.A (multiutility di diritto privato quotata in borsa che fornisce luce e gas nelle aree di Milano e Brescia e partecipata anche da enti pubblici che però non svolgono sulla stessa alcuna forma di controllo analogo) ha acquisito senza che sia stata previamente indetta una procedura ad evidenza pubblica, il 51% del capitale sociale di LGH, a seguito della sottoscrizione tra le parti di un apposito contratto di compravendita di partecipazioni e dei relativi accordi parasociali consistente in:
– entro la fine del mese di febbraio 2016, acquisizione del 51% di LGH per un prezzo di 125 milioni di euro, da versare per il 54% in contante e per il restante 46% in azioni di A2A.
– l’operazione prevedeva altresì che dopo tre anni i patti parasociali fossero rivisti, procedendo a una fusione tra le due multiutility con diritto di opzione per l’acquisto di tutte le quote di LGH.
– L’offerta di A2A è stata quindi strutturata in due fasi differenti:
1) una prima fase diretta a consentire l’acquisizione, da parte di A2A della partecipazione, rappresentante il 51% del capitale sociale di LGH;
2) una seconda fase preordinata alla fusione di LGH in A2A, ovvero all’acquisto da parte di A2A di tutte le residue partecipazioni minoritarie, e volta comunque alla definizione di un differente assetto delle rispettive partecipazioni e della governance societaria.
A fronte di quanto sopra, il Movimento 5 Stelle ha presentato nel 2016 un esposto a prima firma dell’allora deputato e oggi consigliere regionale Ferdinando Alberti denunciando la suddetta operazione sia all’ANAC che all’AGCM, ritenendo che l’acquisizione di una quota di maggioranza della società Linea Group Holding spa presentata da A2A S.p.A., non sia stata attuata nel rispetto alle vigenti prescrizioni nazionali e comunitarie in materia di società pubbliche che prevedono lo svolgimento di una procedura ad evidenza pubblica per cedere le proprie partecipazioni ad un soggetto terzo privato (A2A) estraneo alla compagine sociale di LGH.
Con delibera n. 172 del 2018 l’ANAC accogliendo le ragioni dell’esposto ha statuito che:
1) è qualificabile come scelta di socio-partner industriale l’operazione condotta da LGH spa mediante la vendita delle proprie azioni ad A2A spa e, di conseguenza, applicabile l’art. 1 comma 2, del d.lgs. 163/2006, l’art. 113, comma 12 del d.lgs. 267/2000 ed in via gradata comunque l’art. 37 del R.D. n. 827/1924 in materia di contabilità di Stato e, quindi, non esperibile la vendita in via diretta, senza una previa procedura concorsuale, competitiva e comparativa;
2) ha dato mandato all’Ufficio istruttore di inviare la delibera ANAC alle società interessate direttamente o indirettamente alla compravendita (Linea Group Holding spa, COGEME spa, AEM Cremona spa, ASM Pavia spa, ASTEM spa; SCS srl, A2A spa) per i profili di rispettiva competenza, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alla Procura competente della Corte dei Conti.
La validità della suddetta delibera ANAC è stata altresì confermata dalla sentenza del TAR Lazio n. 12068/2019 del 21/10/2019.
Inoltre, con le sentenze definitive il Consiglio di Stato ha ribadito quanto il TAR Lombardia aveva già sentenziato in primo grado, ovvero che l’accordo che ha portato alla fusione A2A e AEB, multiutility della Brianza, doveva essere fatto mediante procedura ad evidenza pubblica.
A fronte di questo importante precedente giurisprudenziale il Movimento 5 Stelle Cremasco, ha deciso di promuovere una raccolta di adesioni, per poter procedere all’integrazione dell’esposto già presentato dall’ANAC alla Procura della Corte dei Conti del Lazio e della Lombardia, per valutare eventuali danni causati dall’acquisizione da parte di A2A del 51% di Linea Group Holding (LGH) senza prima esperire una procedura ad evidenza pubblica.
(*) l’azione può essere presentata da cittadini, sindaci, consiglieri regionali e comunali, imprese interessate.
Movimento 5 Stelle Cremasco