Si complica la posizione dei Comuni che hanno approvato la delibera di fusione di Lgh e A2A. La Corte dei Conti ha inviato oggi una richiesta di chiarimenti al Comune di Cremona. Tutti i Comuni soci di Lgh, tranne quello di Lodi, hanno infatti deliberato nei rispettivi consigli la fusione della multiutility con il colosso bresciano.milanese. La richiesta riguarda i passaggi, dalla giunta al consiglio comunale, che hanno portato ad approvare questa operazione, nonché i nomi di chi ha votato la delibera. I consiglieri potrebbero rispondere patrimonialmente in solido nel caso in cui i magistrati contabili ritenessero illegittima la vendita delle azioni di Lgh ad A2A avvenuta senza bando d’asta. Dubbi erano sempre emersi nonostante le reiterate affermazioni della maggioranza di centrosinistra che aveva sostenuto la correttezza della fusione anche nel punto più delicato, ovvero la mancata evidenza pubblica nell’operazione di vendita. La vendita del 51 per cento di Lgh ad A2A prima era entrata nel mirino dell’Autorità Nazionale Anticorruzione poi del Consiglio di Stato e infine il Tar Lombardia si è pronunciato contro l’aumento di capitale effettuato da A2A in AEB Seregno.