Cesare Soldi (nella foto) sarà il nuovo presidente della Libera associazione agricoltori cremonesi. Si sono infatti svolte oggi le elezioni per il rinnovo del consiglio, con un anno di ritardo rispetto alla scadenza naturale e a seguito di un clamoroso rinvio della data precedentemente fissata per mancanza di candidati. Un fatto che evidenzia la disaffezione della base associativa da quella che fino a pochi anni fa è stata l’organizzazione agricola più potente e rappresentativa della provincia di Cremona. Ulteriore conferma della crisi profonda che attraversa la Libera è il numero dei votanti: in meno di 300 si sono recati ai seggi a fronte di un corpo sociale che sfiora i tremila, ma in netto calo per l’esodo in corso da tempo delle aziende associate verso la Coldiretti. Nelle passate tornate amministrative non meno di 500 agricoltori della zona di Cremona votavano per il rinnovo delle cariche e complessivamente oltre 700 iscritti da tutta la provincia.
A rabbuiare ulteriormente gli animi dei responsabili della Libera si è aggiunta oggi la notizia di una nuova sconfitta, pubblicata in anteprima sul giornale online cremonasera.it. L’organizzazione con sede centrale in piazza del Comune a Cremona ha perso il ricorso contro le recenti elezioni al consorzio di bonifica Navarolo vinte dalla Coldiretti.
“Proseguiamo, con determinazione nel nostro lavoro, con l’impegno di amministrare al meglio il Consorzio, operando nell’interesse di tutte le aziende agricole che ne fanno parte e del nostro territorio. Con soddisfazione prendiamo atto della decisione del Tribunale di Cremona, che di fatto riconosce quanto sapevamo fin dall’inizio di questa vicenda: che l’elezione del vertice del Consorzio di Bonifica Navarolo è regolare, che si è svolta nel modo corretto e che, a pieno titolo, legittimamente, i nostri amministratori proseguono nel loro lavoro”. Con queste parole Mauro Begatti, presidente del Consorzio di Bonifica Navarolo ha accolto la decisione della magistratura, che non ha dato seguito al ricorso della Libera Associazione Agricoltori, presentato all’indomani del rinnovo dei vertici del Navarolo per il quinquennio 2023-2027.
Nel procedimento cautelare avanzato, la Libera adombrava irregolarità nell’elezione del presidente e dei vicepresidenti del Consorzio. La mancata convocazione del rappresentante regionale nella riunione del Consiglio d’amministrazione che aveva eletto – peraltro con voto unanime – i vertici del Consorzio, sarebbe stato, secondo il ricorso della Libera, motivo di irregolarità nell’elezione del presidente e dei vicepresidenti. Da qui la richiesta di una nuova convocazione del Consiglio, così da procedere a nuova elezione delle tre figure al vertice del Dunas.
Le argomentazioni della Libera non sono state accolte dal Tribunale di Cremona. Libera Associazione Agricoltori, soggetto soccombente del procedimento da essa stessa richiesto, dovrà dunque rifondere tutte le spese processuali al Consorzio, difeso dall’avvocato Silvia Bertolini del Foro di Milano.
Soddisfazione da parte del Consorzio di Bonifica Navarolo, che si è difeso contro quella che da subito è apparsa come un’azione tesa a delegittimare i nuovi amministratori. “Un’azione che – evidenzia il presidente Begatti – avrebbe potuto produrre anche la conseguenza di rallentare e depotenziare l’azione del Consorzio stesso, in un momento in cui, al contrario, la particolare criticità della stagione irrigua richiede la presenza e l’azione di Consorzi di Bonifica forti, determinati e coesi, tesi all’obiettivo”.
“Chiudiamo questa non edificante pagina fatta di cavilli legali e argomentazioni, a sostegno di una tesi che ha portato alla soccombenza della Libera Associazione Agricoltori avanti al Tribunale di Cremona. Ne avremmo fatto volentieri a meno – conclude Begatti -. Tutte le nostre energie restano rivolte all’impegno di garantire la migliore gestione possibile della risorsa acqua, ben consapevoli delle grandi difficoltà che le aziende agricole attraversano, delle grandi aspettative che hanno nel nostro operato, e delle risposte che si attendono in un momento in cui i cambiamenti climatici e la siccità minacciano la sopravvivenza stessa della nostra agricoltura”.
Una risposta
Congratulazioni e auguri al neopresidente che si è preso sulle spalle una bella gatta da pelare. Un tempo il presidente della Libera era una persona importante per la città, che aveva un peso anche a livello nazionale. Gli agricoltori della Libera erano orgogliosi della loro associazione che godeva di grande considerazione anche a Roma.Anche chi non faceva parte del mondo dell’agricoltura conosceva il presidente della Libera. Ora c’è tutto da recuperare, da ricostruire. La città ha bisogno di una grande persona, di un grande presidente, di un figura importante.