Quale speranza porta il Bambin Gesù in questo Santo Natale? Domanda assolutamente legittima dopo aver ascoltato l’ultima intervista di papa Francesco alla rete ammiraglia di Mediaset. Il Pontefice, un po’ per superare le consuete ‘baruffe’ vaticane nel dicastero della Comunicazione, si è presentato sugli schermi di Canale 5 con una chilometrica intervista dal significativo titolo ‘Il Natale che vorrei’. Il Santo Padre ha parlato di numerosi temi: il caro bollette, il campionato del mondo di calcio, i bambini malati, l’organizzazione della curia romana, la guerra tra Ucraina e Russia, i conflitti disseminati nel mondo, gli scandali finanziari dietro le mura leonine. i bambini di strada del Sud America. I poveri e i migranti. Argomenti ovviamente di grande attualità; qualcuno direbbe tipicamente ‘mondani’ ovvero appartenenti al nostro misero universo umano.
Di religione ha parlato un po’ pochino fino al termine dell’intervista quando il giornalista gli ha posto nelle mani una statuetta del presepe raffigurante Gesù nella mangiatoia. A quel punto Bergoglio, con un filo di commozione, ha detto che quel bambino dovrà portare la speranza nel mondo. Bene. Il discorso è però finito qui. Non si è capito a cosa si riferisse il papa che è vicario di Cristo in terra. La Chiesa Cattolica insegna, da sempre, che Gesù è venuto al mondo per redimere i peccati e portare la speranza della resurrezione dei morti. Tutto il resto è stato considerato un’aggiunta, seppur importante, al nostro mondo terreno. Speriamo che tutto questo prima o poi il Papa lo dica. Questa è la nostra speranza.
Ghino di Tacco
Una risposta
Sono d’accordo nel dire che il Vicario di Cristo in terra dovrebbe affrontare prima di ogni altro argomento questioni relative alla sfera religiosa. Ma il papa ha anche un ruolo politico e di conseguenza si esprime su temi generali: ci sta. Quello che è strano è che in Italia certi scottanti problemi non vengano presi in considerazione. Ci ricordiamo della conversazione con Fazio, visibilmente concordata, con il conduttore in atteggiamento adorante. In una recente intervista al quotidiano spagnolo ABC, invece, l’intervistatore ha portato il Papa a parlare di tutto, anche del grave problema della pedofilia tra i preti che ha ricevuto in eredità e che è stato insabbiato dai suoi santi predecessori, non da Ratzinger.