Una tegola si abbatte sulla sanità cremonese. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione hanno rilevato irregolarità nella gestione delle liste d’attesa di 16 strutture tra Cremona, Lodi e Pavia. E’ l’unica segnalazione proveniente dalla Lombardia. Quest’estate i militari, seguendo le indicazioni del ministero della Salute, hanno effettuato accessi a 1364 ospedali, cliniche private, ambulatori pubblici e privati di tutta Italia per verificare la gestione delle liste di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici su 3884 agende di prenotazione, riscontrando in circa il 30% dei casi il superamento dei tempi previsti. Tali risultati sono imputabili nella massima parte dei casi alle carenze organizzative, di personale e di attrezzature, mentre i comportamenti dolosi hanno riguardato 26 operatori sanitari, per una percentuale inferiore all’1%.
Nell’elenco delle irregolarità segnalate su territorio nazionale (da Catania a Udine, da Torino a Reggio Calabria, da Campobasso a Palermo, da Roma a Cagliari) in Lombardia l’unica segnalazione proviene dai NAS di Cremona, che hanno segnalato alle Autorità Sanitarie 16 presidi ospedalieri, 2 cliniche e 4 strutture sanitarie accreditate tra Mantova Pavia e Cremona per “ criticità nella gestione delle agende di prenotazione e nelle tempistiche di erogazione delle prestazioni sanitarie ambulatoriali dispensate” e per l’ingiustificata chiusura delle agende di prenotazione.
E’ attivo un Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa istituito presso la Direzione generale della programmazione sanitaria.
Funzioni
L’Osservatorio:
- ha il compito di supportare le Regioni e le Province Autonome nell’implementazione delle disposizioni contenute nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021
- deve svolgere il monitoraggio dell’effettiva applicazione delle disposizioni contenute nel PNGLA 2019-2021, effettuando, al contempo, l’analisi delle criticità rilevate nell’attuazione delle disposizioni in parola, fornendo indicazioni tese ad omogeneizzare i comportamenti delle Regioni e Province Autonome, al fine di assicurare uniformità nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e superare eventuali disuguaglianze erogative delle prestazioni, nonché assicurare una risposta tempestiva, efficace e appropriata ai bisogni assistenziali dei cittadini
- si può avvalere delle informazioni e degli elementi in possesso della banca dati del Servizio di pubblica utilità attivato mediante il numero telefonico 1500
- può provvedere ad elaborare appositi indicatori a supporto del Nuovo Sistema di Garanzia dell’assistenza sanitaria
- provvede all’ elaborazione delle modalità di monitoraggio dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA), nonché alla revisione delle prestazioni oggetto di monitoraggio di cui al paragrafo 3.1 del PNGLA.
Al coordinamento dell’Osservatorio spetta l’elaborazione, con cadenza annuale, della relazione al Ministro della Salute da cui emergano le criticità rilevate, corredata delle misure correttive suggerite.
Componenti
L’Osservatorio è composto da rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), nonché dai rappresentanti delle Regioni e Province Autonome e dalle Organizzazioni civiche di tutela della salute.
L’Osservatorio la cui composizione è in corso di aggiornamento rimane in carica fino alla vigenza del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021.
3 risposte
I nomi sono coperti dal segreto?
Sì, purtroppo. Bocche cucite
Ci rimango male, non lo avrei mai detto!