Vini, tartufo nero estivo e Roccaverano DOP sono stati i protagonisti della prima puntata registrata nei giorni scorsi e dedicata a Langhe Monferrato Roero e Astigiano con le carni e i salumi tipici, la cerca del tartufo e approfondimento del progetto di valorizzazione del tartufo nero (“Oro Monferrato”) e la visita a un produttore del celebre formaggio Roccaverano DOP e Presidio Slowfood che nasce sulle colline della Langa astigiana e, come spiega SlowFood, l’unico caprino storico d’Italia e il solo degno di confrontarsi con i celebri chèvres d’Oltralpe. Dulcis in fundo, la tradizione artigianale dei prodotti da forno: i grissini fatti a mano e le tipiche “lingue di suocera”.
Tra sabato 29 luglio e lunedì 31 luglio la squadra de “L’Italia Che Mi Piace…in viaggio con Raspelli” racconterà la provincia di Verbano Cusio Ossola. Sarà la volta dei formaggi e vini della Val d’Ossola, della lavorazione delle erbe alpine, di un inedito incontro in piantagione con i produttori di Camelia del tè a Cuzzago di Premosello Chiovenda, momenti che si alterneranno a riprese dei panorami del lago d’Orta e del Lago Maggiore. La troupe si muoverà tra le bellezze e le bontà di Baceno, Crodo, Domodossola, Santa Maria Maggiore, Pieve Vergonte, Verbania, Gignese…
Dal 31 luglio al 2 agosto ad Alessandria, focus sul cioccolato e sulle pasticcerie, per non dimenticare una straordinaria storia nata sulla scia degli ufficiali, prima napoleonici e poi sabaudi, di stanza alla Cittadella e confermata dalla denominazione comunale per la pasticceria ottenuta nel 2005, una delle prime di questo genere in Italia. E poi, sul territorio, spazio al famoso formaggio Montèbore a forma di torta nuziale e Presidio Slow Food: a inventarlo furono i monaci dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Vendersi, sul Monte Giarolo e sappiamo che venne scelto come unico formaggio per il banchetto delle nozze tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza a Tortona nel 1489.
Ancora un celebre prodotto dell’arte casearia piemontese saluterà lo spostamento della troupe nel Cuneese il 2 e 3 agosto, il Castelmagno DOP, uno dei formaggi erborinati con la storia più antica e affascinante di cui si ha notizia certa fin dal 1277 e che ha acquisito il massimo della notorietà in epoca ottocentesca, quando era presente nei menù più importanti delle cucine inglesi e francesi. Si proseguirà quindi con le farine macinate a pietra del Mulino di Dronero, ottenute da cereali di alta qualità coltivati sul territorio e ingrediente di biscotti molto speciali. Si proseguirà con realtà artigianali di lavorazione di frutta e verdura e della pasta e infine chiuderà la carrellata la carne bovina di razza piemontese con la rivisitazione gourmet di un piatto della tradizione per uno degli ingredienti nobili della gastronomia regionale.
Le foto dei set sono di Nastassia Berlincioni e Carlo Tagliaferri.