Il 9 luglio 1964 nasceva a Cremona Gianluca Vialli. Oggi avrebbe compiuto 60 anni. Una data importante per un grande campione che all’insorgere della malattia che l’ha portato a prematura scomparsa stava raccogliendo nuovi frutti di una carriera straordinaria e l’apprezzamento di tutto il mondo del calcio e non solo. Campione sul campo e nella vita è una frase ricorrente, svuotata del suo profondo significato per l’abuso che se ne fa, ma assolutamente appropriata nel caso di Luca spirato l’8 gennaio dello scorso anno in un ospedale di Londra. Il suo ricordo è più vivo che mai come testimonia la recente, affollata presentazione della sua biografia scritta dal cremonese Luca Dal Monte, al teatro Ponchielli in anteprima mondiale. Per onorarne la memoria il fratello Nino col figlio Riccardo e il gruppo degli Zjg del quale Luca faceva parte hanno organizzato una biciclettata da Cremona a Genova, meta finale il Molo dell’amicizia dove è sempre presente qualche tifoso che lascia una sciarpa della Samp o che semplicemente fa una breve sosta. Sono partiti in nove venerdì scorso da piazza del Comune. Prima tappa a Travo per uno spuntino. Hanno proseguito poi per Bobbio, dove sono giunti nel primo pomeriggio. Una pattuglia di accaniti ciclisti ha pedalato fino al Passo Penice. Altri hanno fatto un bagno nel Trebbia; altri ancora hanno visitato il borgo. La sera cena, passeggiata in paese col piacevole intrattenimento di un concerto di musica celtica. Sabato mattina partenza per Genova. ‘Pochi chilometri dopo Bobbio – racconta Nino Vialli – abbiamo incontrato un cane da caccia, probabilmente scappato al proprietario, che vagava sulla strada rischiando di essere investito o provocare incidenti. Il traffico, soprattutto motociclistico, stava aumentando significativamente. Ci siamo così divisi. Lorenzo Tavella, in preda a vis agonistica, ha proseguito, distanziando il gruppo e giungendo solo a Genova con un vantaggio incolmabile. Mio figlio e io siamo rimasti nei pressi del cane, cercando invano di catturarlo, e rallentando auto e moto di passaggio. Abbiamo dovuto attendere quasi un’ora l’arrivo dei carabinieri, che si sono presentati, benemeriti, in sostituzione della Polizia Forestale latitante. Insieme abbiamo poi raggiunto Marsaglia, dove Tomaso Tavella e Paolo Zanotti ci avevano attesi. Entrambi i gruppi hanno raggiunto Genova Nervi nel primo pomeriggio. Dopo esserci riuniti, siamo andati insieme al Molo dell’amicizia, per celebrare il ricordo di Luca”,
In serata, cena al ristorante Piedigrotta, nel quale era solita riunirsi la Sampdoria della “Bella stagione”, e rientro in pulmino a Cremona, grazie alla collaborazione di Marco Lupi, che ha accompagnato il gruppo fin dalla partenza, e di Luca Zava, giunto in bici a Genova solo sabato in serata. Altri componenti del gruppo: Aldo Basola, Agostino Cavalcabò, Fabrizio Ferrari e Ferdinando Monfardini. Nel maggio del 2021 Luca presentò a Genova La Bella Stagione, il libro scritto insieme con Roberto Mancini e gli altri campioni di quella squadra eroica che il 19 maggio 1991 dopo la vittoria col Lecce vinse lo scudetto. Una Sampdoria rimasta nella storia. “Noi eravamo una squadra con un forte senso di responsabilità. Quando qualcosa non andava, ce lo dicevamo. In questo è stato molto bravo il presidente, che pretendeva che noi trasferissimo tutte le emozioni sul campo” disse Luca. L’ex attaccante non riuscì a trattenere l’emozione quando vide i 400 tifosi che lo aspettavano a Palazzo Ducale, urlando “Vialli Presidente”. Un’accoglienza calorosa, una dichiarazione d’amore eterno per il campione blucerchiato.
Una risposta
Complimenti a tutti per l impresa e per il ricordo dell indimenticabile Luca.
Una menzione particolare a Nino e Ricki che,facendosi carico del cane abbandonato,hanno confermato il grande cuore che da sempre contraddistingue la famiglia Vialli.