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Lunedì Virgiliani. Il 4 ore 16 al Teatro Filo parla Ceruti

3 Marzo 2024

Il progetto La scuola per l’Ambiente ormai è parte del percorso di educazione civica della Virgilio da una decina di anni e il ciclo di conferenze I lunedì virgiliani è giunto alla sua quinta edizione. Lunedì 4 marzo è in programma il secondo appuntamento alle ore 16 al Teatro Filo, in piazza Filodrammatici a Cremona. Il filosofo cremonese Mauro Ceruti parlerà sul tema ‘Coscienza ecologica e coscienza planetaria’. L’incontro è aperto al pubblico.

‘Come si comunica la complessità? La comunicazione della complessità sarà efficace nella misura in cui avanzerà l’intelligenza della complessità. Quando la vita o la salute sono in pericolo, capiamo che non esiste solo la dimensione biologica, ma ci sono anche quella affettiva, simbolica, politica. Capiamo che la salute umana dipende anche dalla salute dell’ambiente. Nel suo libro “Umanizzare la modernità, un nuovo modo di pensare al futuro”, il professor Ceruti parla di un futuro  “divaricato”, da una parte la promessa scientifica dell’immortalità, di fare avventure nello spazio, dall’altra le prospettiva di un disastro ecologico, di degrado ambientale. Quando le istituzioni della democrazia liberale sono in pericolo, capiamo che lo stato di diritto si difende anche con lo stato sociale, con le politiche di solidarietà, con l’educazione scolastica alla cittadinanza. E si potrebbe continuare con altri esempi. L’umanesimo ha bisogno di una conoscenza che sappia riconoscere la complessità umana. Oggi sono in crisi i paradigmi su cui si è costruita la società occidentale: l’idea di progresso e quella di futuro, paradossalmente frutto dello stesso umanesimo, ma ridotto all’egemonia occidentale. Scoprire, comunicare, accompagnare alla conoscenza che tutto è connesso, tutto è in relazione, richiede un linguaggio nuovo, l’uso di registri diversi e lo sforzo congiunto di più attori. È quello che ha fatto, ad esempio, papa Francesco con l’enciclica “Laudato si’” affrontando la questione ecologica e rivolgendosi a credenti e non credenti, evocando esplicitamente la necessità di abbandonare il paradigma unidimensionale e tecnocratico per abbracciare quello della complessità.

La scuola non è al passo con i tempi – osserva ancora Ceruti – ci vogliono tempi lunghi per cambiare il sistema. Una riforma dell’educazione come supporto chiave alla riforma del pensiero e per formare alla complessità è necessaria. Le direzioni fondamentali sono la connessione delle conoscenze disciplinari e la prospettiva della cittadinanza planetaria. Ci sono già buone pratiche disseminate e invisibili nella scuola, che una volta messe a sistema potrebbero sorprendere per la rapidità e l’ampiezza degli effetti di cambiamento che avrebbero.

”L’organizzazione di un progetto come quello de La scuola per L’Ambiente e I lunedì Virgiliani forse sono una piccola buona pratica – commenta Alessandra Fiori -. È sicuramente un progetto articolato e complesso, legato alle particolari condizioni di collaborazione tra istituzioni, organizzazioni della società civile, associazioni e scuola, un grazie particolare va all‘Associazione ABC, indispensabile sia nella formazione degli studenti che nell’organizzazione del ciclo di conferenze, e ad esso collaborano i docenti di tanti ambiti diversi, dalle scienze alla tecnologia e si ricorda anche la costituzione del gruppo Gli amici di Potito. Coinvolge 600 ragazzi della secondaria e 100 delle primarie. Tuttavia, è auspicabile la sua replicabilità e la possibilità che il ruolo assunto dai giovani studenti possa rappresentare un modello per altre realtà.  La consapevolezza dell’urgenza di affrontare con coraggio e responsabilità politica e civile le questioni ambientali pone l’obiettivo di coinvolgere il più possibile anche i cittadini di oggi, ecco perché si è pensato di aprire i lavori de I Lunedì Virgiliani alla cittadinanza e di far conoscere i problemi riguardanti l’ambiente attraverso il contributo di oratori qualificati”.

 

MAURO CERUTI

Nato a Cremona, Laureato in Filosofia all’Università di Milano, è professore ordinario di Filosofia della Scienza e direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CriSiCO) presso l’Università IULM di Milano. Nello stesso ateneo è stato prorettore vicario, prorettore alla Transdisciplinarità (e direttore della PhD School for Communication Studies). È stato ricercatore presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Ginevra e presso il CNRS (centro nazionale di ricerca scientifica) a Parigi. È stato preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano-Bicocca e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bergamo. Senatore della Repubblica nella XVI Legislatura. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, turco. È considerato uno dei pionieri nell’elaborazione del pensiero della complessità.

Vincitore di numerosi premi internazionali. attraverso la  sua ricerca ha partecipato alla costruzione di una comunità scientifica internazionale volta allo sviluppo di una epistemologia interdisciplinare della complessità. La sua ricerca nella prospettiva della Filosofia della complessità si concentra su alcuni ambiti tematici principali: e’epistemologia della complessità, l’antropologia della complessità e la pedagogia della complessità.

Ha fondato e diretto tre Riviste, La Casa di Dedalo, Oikos, Pluriverso e progettato alcuni Simposi internazionali quali occasioni di incontro di questa comunità.

 

 

 

 

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