Il M5S Cremasco è contrario all’attuale sistema delle Province. Riteniamo che le competenze di questi enti debbano essere redistribuite tra Comuni e Regione, evitando di avere quello che ad oggi costituisce un ulteriore centro di potere, che non risponde nemmeno alle scelte dei cittadini. Tuttavia, l’attuale situazione rende l’ente Provincia un nodo cruciale per la gestione di tante partite molto importanti per il nostro territorio: solo per citarne alcuni, piani infrastrutturali, temi ambientali ed energetici, gestione della cave o dei plessi scolastici.
Per questo il voto del portavoce del M5S Cremasco Manuel Draghetti durante le votazioni del prossimo 18 dicembre potrebbe andare al candidato Consigliere che, pubblicamente e convintamente, dichiari la propria piena disponibilità a battersi in qualsiasi modo durante il mandato per almeno tre punti qualificanti che il M5S Cremasco, attraverso i propri portavoce, sta portando avanti da anni in ambito ambientale, sanitario ed infrastrutturale:
1. Battersi contro l’inutile, dannosa e costosissima autostrada Cremona Mantova e contro il Tibre autostradale, optando invece per la riqualificazione della gratuita strada provinciale già esistente e sul potenziamento delle linee ferroviarie.
2. Non acconsentire ulteriori permessi per l’ampliamento o costruzione di nuovi impianti di biogas in provincia.
3. Far sì che l’ente Provincia, attraverso ATS, sia promotore dell’avvio di uno studio epidemiologico anche per il territorio Cremasco e Casalasco, oltre che per il Cremonese, ed utilizzi questo strumento come elemento per la pianificazione sanitaria e come tassello determinante, insieme all’impatto cumulativo, in fase di conferenze di servizi per nuove autorizzazioni impiantistiche.
Il M5S Cremasco, a differenza del Pd e del centrodestra, che di fatto, in termini di progetti territoriali, appaiono come un partito unico, è attento ai temi e alle battaglie per garantire e migliorare la qualità di vita nella nostra provincia e non alle poltrone o ai giochi di potere tra le segreterie di partito.
Il presidente Mirko Signoroni negli anni ha disatteso tutte le rassicurazioni su questi temi, che ci aveva fornito in vista della passata elezione del presidente della Provincia.
Vediamo se ora qualche candidato consigliere provinciale, di qualunque lista, avrà la forza ed il coraggio di dichiarare pubblicamente la propria piena convinzione e la propria aderenza a queste battaglie, dichiarandosi disponibile a portarle avanti con tenacia durante tutto il mandato del prossimo consiglio provinciale.