“Un attacco strumentale e ingiustificato, che dimostra solo la mancanza di argomenti. Il riparto di queste risorse fondamentali, infatti, è stato negoziato direttamente con la conferenza Stato-Città, dove gli amministratori di centrosinistra sono presenti e hanno voce in capitolo”. Così il consigliere regionale della Lega Riccardo Vitari risponde al Pd.
“Affermare che i Comuni siano lasciati soli, come ha fatto il Pd, è fuorviante. Oggi, grazie al Governo di centrodestra, su istanza dell’Assessore Lucchini e di Regione Lombardia, esiste finalmente un Fondo nazionale strutturato da 100 milioni di euro l’anno per il triennio 2025-2027. I sindaci, quando il decreto sarà approvato, potranno contare su risorse certe e procedure trasparenti. Qualcosa che i governi di sinistra non avevano mai fatto. In Lombardia, inoltre, la Giunta ha introdotto un contributo straordinario regionale di 2,6 milioni di euro per sostenere i piccoli Comuni in questa spesa emergenziale”.
“Ma nessuno”, spiega Vitari, “può ignorare lo stato drammatico dei conti pubblici ereditato: nel 2023 il deficit italiano si è attestato a –7,2% del PIL, con un debito attestato a 152,7% miliardi di euro. Nel 2024 il quadro migliora: il deficit scende a –3,4% e il saldo primario torna in avanzo (+0,4%), segno che il Governo sta facendo sforzi concreti per restituire solidità alle finanze pubbliche”.
“Questo”, prosegue il consigliere leghista, “è il risultato di sacrifici e di scelte di responsabilità dopo anni in cui i governi di centrosinistra hanno privilegiato bonus a pioggia, spese simboliche e manovre elettorali, scaricandone il costo sui conti dello Stato. L’Italia era sull’orlo del collasso – e sono dati incontrovertibili – e oggi non abbiamo altra via se non quella della razionalità e della dedizione verso i Comuni.”
“Il Pd, pur parlando di ‘farsa’ e di ‘cifre ridicole’ per la ripartizione provinciale, omette di ricordare che sotto i governi sostenuti dal suo schieramento non è mai esistito alcun fondo nazionale stabile per questa tipologia di spesa. Tace anche sull’onere che i Comuni hanno sopportato per decenni, senza alcuna tutela né rimborso. Chiedo che ci mostri bilanci, decreti e stanziamenti reali: voglio un confronto onesto, con i dati alla mano, non slogan e numeri scelti per convenienza. In un momento in cui i conti dello Stato erano in rosso e il debito fuori controllo, abbiamo scelto di investire in risorse strutturali e non elettorali. È questa la differenza tra chi governa e chi critica da fuori”, aggiunge.
“Continueremo a lavorare affinché il Fondo venga raddoppiato dal 2026 e perché le procedure per gli Enti Locali diventino più snelle e aderenti ai bisogni reali. Il tempo delle chiacchiere è finito: ora servono risultati. E non accetteremo lezioni da chi per anni ha contribuito a logorare i conti dello Stato, e oggi, per mero opportunismo, si ricorda dei minori in comunità, strumentalizzando politicamente la fragilità dei bambini e delle loro famiglie. Nessuna regione a guida centrosinistra è riuscita a strutturare misure analoghe alla nostra, con costanza e copertura adeguata; i casi che esistono sono episodici, con bandi locali, non strutturali. La Lombardia, pur non avendo competenza primaria, ha comunque introdotto un cofinanziamento fisso e programmato (i 2,6 milioni straordinari, che si sommano alla quota ordinaria del Fondo sociale regionale), segno che, oltre al fondo nazionale forte, la Regione si fa carico con un’azione aggiuntiva, cosa che poche altre regioni hanno fatto”, conclude Vitari.