Era nato il 17 marzo 1940 a Castelverde (Cremona) ed è morto oggi dopo lunga malattia Benito Penna. Era affetto da Parkinson, una male che affrontava da anni con grande forza e dignità. Lascia la moglie e un figlio. E’ stato un grande pugile, il più talentuoso peso massimo della storia cremonese. Viene eliminato da Franco De Piccoli, che poi vincerà la medaglia d’oro, nella selezione finale per indossare la maglia azzurra ai Giochi della XVII Olimpiade a Roma nel 1960. L’anno dopo vince la medaglia d’argento ai Campionati italiani dilettanti nei pesi massimi a Bologna, perdendo in finale da Dante Canè. Nello stesso anno conquista la medaglia d’argento ai Campionati europei perdendo in finale ai punti col sovietico Andrei Abramov e la medaglia d’argento ai Campionati mondiali militari a Fort Dix. L’anno dopo è ancora medaglia d’argento ai Campionati italiani dilettanti a Modena, cedendo nuovamente ai punti da Canè. Passa subito dopo al professionismo. Dopo una “striscia” positiva di 14 incontri tutti vinti, il 24 gennaio 1964, perde ai punti con Piero Tomasoni la semifinale per il titolo italiano dei pesi massimi. Incontra nuovamente Tomasoni – che nel frattempo era andato incontro a una sconfitta contro il Campione d’Italia Santo Amonti e stavolta lo sconfigge per kot all’ottavo round, a Cremona.
Il 21 gennaio 1965, combatte allora per il titolo italiano contro Amonti a Roma ed è sconfitto per abbandono all’ottava ripresa. Segue una serie di match non proprio positivi nei tre anni seguenti in cui Penna consegue solo due vittorie, quattro pari e otto sconfitte. Tra queste, il ko alla settima ripresa, subìto da Canè, il 20 gennaio 1966. Rimane allora inattivo per quasi un anno e mezzo. Ritorna a combattere, ormai trentenne, nel dicembre 1970, conseguendo due brillanti vittorie prima del limite, a Cremona, contro avversari stranieri. Questo secondo periodo di attività si conclude nell’ottobre 1972 con tre vittorie e tre sconfitte, tra le quali quella contro l’olimpionico di Città del Messico Giorgio Bambini.
Penna torna nuovamente a combattere a trentaquattro anni, vincendo sei incontri consecutivi nel corso del 1974. L’anno successivo, però, incrocia i guantoni contro avversari di maggior valore, tutti con esito negativo. Disputa l’ultimo incontro il 23 aprile 1976 a Madrid contro Alfredo Evangelista, futuro avversario di Muhammad Ali e Larry Holmes perdendo per abbandono alla seconda ripresa.