A proposito dell’inaugurazione avvenuta con successo della nuova sede di Fratelli d’Italia, gremita per l’occasione da persone felici ed entusiaste, stupisce e dispiace leggere a distanza di 48 ore il comunicato dell’Amministrazione comunale, che nei fatti è sostanzialmente del presidente del Consiglio Paolo Carletti, atteso che dell’attuale Amministrazione pure invitata era l’unico membro presente all’evento.
Col detto comunicato l’Amministrazione comunale, mistificando i fatti e dandone una interpretazione oltremodo strumentale e di parte, ha inteso stigmatizzare la citazione di un motto fascista da parte del signor Claudio Fedeli e l’asserita mancata presa di distanza da parte degli astanti.
L’Amministrazione (alias il presidente Carletti) dimentica però di dire che Claudio Fedeli, che è un distinto signore di 98 anni, ex repubblichino di Salò ed ex consigliere comunale dell’Msi, stava raccontando la sua vita, la sua storia, che è stata e che non potrà più essere; non stava affatto indicando, né pretendendo di indicare e/o dettare, le linee politiche del partito di Fratelli d’Italia.
Nel suo comunicato l’Amministrazione comunale ha altresì omesso di ricordare che all’evento erano stati invitati anche il Sindaco e l’Assessore alla cultura (assenti per giustificati motivi), e che all’esito del suo intervento, successivo a quello di Fedeli, veniva tributato anche al Presidente del Consiglio un sonoro applauso.
L’Amministrazione ha altresì omesso anche solo di citare il contenuto degli interventi di ben due senatori della Repubblica di Fratelli d’Italia presenti all’evento, Ancorotti e Maffoni, del neoeletto consigliere regionale Ventura, nonché del coordinatore Grignani e di Foggetti.
Nel ricordare che il citato motto fascista risale a oltre 100 anni fa, e che Fratelli d’Italia è nata solamente 10 anni fa, risulta difficile credere che a tutt’oggi vi sia ancora qualcuno che possa convintamente pretendere che ad ogni cenno storico sul fascismo, vi debba essere un membro di Fratelli d’Italia obbligato a prenderne formale distanza, al pari di quello che dovrebbe fare un appartenente al Pd ad ogni semplice cenno al comunismo.
Richiamato quanto ripetutamente detto dal nostro presidente Meloni sulla questione, Fratelli d’Italia è nata ed opera, al pari di tutti gli altri partiti italiani, nella piena legittimità costituzionale e democrazia parlamentare, ed aderisce convintamente ai dettami ed alle risoluzioni europee, tra cui quella del 19 settembre 2019 (2019/2819 RSP) “Sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa” con la quale il parlamento europeo ha inteso condannare i regimi nazista e comunista, nonché tutti gli altri regimi totalitari ed autoritari, tra cui evidentemente anche quello fascista.
Fermo che nelle due ultime tornate elettorali i cittadini cremonesi, nella maggioranza del 27%, hanno convintamente votato Fratelli d’Italia, rendendolo il primo partito in città, e ferma dunque la certezza che non abbiano dubbio alcuno sulla democraticità e costituzionalità del partito e dei suoi membri, invitiamo cortesemente il sindaco Galimberti e tutta la sua Giunta ad abbandonare sterili ed infondate polemiche – dettate dalla evidente paura di perdere le elezioni amministrative del 2024 – e ad occuparsi piuttosto, sempre ammesso che ne siano ancora capaci, di amministrare questa città e a risolvere i molteplici problemi da cui sono afflitti i cremonesi, invitando altresì il presidente del Consiglio Carletti a non mancare al suo ruolo istituzionale di super partes tra i partiti, mantenendo una condotta più consona ed equidistante che il ruolo istituzionale gli impone.
Renato Ancorotti
senatore FdI
Marcello Ventura
consigliere regionale FdI
Luca Grignani
coordinatore cittadino FdI
Una risposta
Sono 50 anni che si attaccano a queste cazzate del fascismo quando non sanno cosa dire, è un normalissimo esempio dell’ignoranza umana.spero che prima o poi finirà. Amen
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