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Movimento ospedale: ”Patto del silenzio dei sindacati”

27 Febbraio 2024

Signor Direttore

“Purché se ne parli…”, così Oscar Wilde in un famoso aforisma che trova il suo perfetto rovesciamento nel ‘patto del silenzio’ che vede oggi protagonisti convinti i sindacati cremonesi. Chiamata ripetutamente a rispondere dal ‘Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona’ in merito al progettato nuovo ospedale e alla gestione della Sanità sul territorio, la Cisl tanto nella persona del responsabile della Funzione pubblica che in quella del segretario in pectore si è negata alla richiesta di un confronto e all’invito a interfacciarsi pubblicamente su temi così dirimenti per la cittadinanza tutta, cosa che si è provveduto a segnalare e denunciare alla Segreteria nazionale senza che ci sia stata risposta e presa in carico da parte della stessa. E non si è certo prodotta meglio la Cgil locale. Analogamente e ripetutamente contattata per un confronto e invitata ad aprire tavoli di informazione e partecipazione sul tema nuovo ospedale e sanità cremonese, ancora ad ottobre chiedeva tempo per concertare una data condivisa con le segreterie Cisl e Uil, risposta che ad oggi non risulta pervenuta nonostante le replicate richieste.

Eppure altrove il mondo dei sindacati si muove proprio su questi stessi temi che attengono a diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini in materia di sanità (art. 32) e di fatto oggi disattesi o negati. Abbiamo raccolto una veloce rassegna stampa delle prese di posizione pubbliche da parte delle sigle sindacali italiane negli ultimi 30-40 giorni per brevità. Così: la Cisl di Napoli”Il Mattino” 24/01/24 – la Cgil di L’Aquila “Laquila.it” 23/02/24 – la Cisl FP e la Uil FP di Lucca “Lucca in diretta.it” 09/01/24 – la FP CGIL di Aosta ”Ansa.it” 23/02/24 – Cgil, Cisl, Uil, FP Cisl, Spi Cgil, Funzione Pubblica Cgil e Cisl di Brescia“Brescia Oggi” 13/01/24 – Cgil e Cisl di Ascoli -”Cronache Picene”23/02/24 – la Cisl di Arezzo”La Nazione” 02- 02/24 – laCISL di Pistoia”La Nazione” 04/01/24 – a gennaio poi la Cgil in Sardegna e a Ferrara- Cisl e Cgil nelle Marche – e anche la segretaria confederale della Cgil Barbaresi su QS 22/12/23 come pure il segretario provinciale della Cgil di Mantova Soffiati “La Gazzetta di Mantova” 19/02/24, per citarne alcuni soltanto.

E anche qui vicino i sindacati danno segni di vita ed escono allo scoperto. A Crema il 14/02/24 le segreterie confederali territoriali al completo hanno incontrato la giunta dell’Area omogenea nata per gestire al meglio il territorio anche in tema di sanità. La Federazione Pensionati Cgil Lombardia ha promosso col Comitato “La Lombardia Sicura”il 03/02/24 una raccolta firme, cui aderisce la FP provinciale, per una petizione sui problemi della sanità regionale.

Ma da Cremona su Cremona da parte dei sindacati solo bocche cucite e porte sbarrate. Eppure qui si gioca una partita importante con l’ azzardo oneroso della scelta di abbattere un ospedale, che è uno dei più recenti, solidi e di nuova concezione nell’impianto, per edificare un ambizioso e griffato ‘Parco della salute’ il cui progetto funzionale è quello di scaricare volumi importanti di assistenza sanitaria su un territorio assolutamente sguarnito di strutture e presidi (che la legge reg. 22/’21 aveva previsto in esercizio entro il ’24) e per di più in assenza di finanziamenti per le attrezzature necessarie nonché per il personale indispensabile per l’erogazione dei servizi.

All’ennesima odierna ricerca di contatto la Segretaria CGIL risponde infine con un “Noi stiamo lavorando”. Ma ci si chiede: il sindacato è una conventicola destinata a lavorare nell’ombra per misurare le mosse, studiare strate-gie in considerazione di opportunità negoziali e convenienze tattiche o il suo milieu sono le strade e le
piazze do-ve la gente vive le fatiche di ogni giorno e chiede il supporto di chi ne può rappresentare e difendere le legittime istanze? La ‘posizione del sindacato’ va studiata e confezionata in camera caritatis o il sindacato come organismo di rappresentanza dei diritti e degli interessi di lavoratori e pensionati deve farsi
portavoce delle istanze di questi dopo averle raccolte in pubblici confronti? L’adesione al sindacato non è una delega in bianco ma una scelta di democrazia partecipativa per cui ci si associa per contare di più nel contratto sociale.

Torniamo quindi a chiedere al sindacato:perché la chiusura e il silenzio? perchè la scelta di non incontrare i cit-tadini per sentirne il polso, i bisogni? perché studiare i dossier in separate sedi? perché arrivare ai tavoli negoziali senza un confronto diretto con la base che si rappresenta, a titolo di mandato?

Sono domande che si è cercato di porre e alle quali non è stata data risposta. Nel caso di specie tutto cremonese la domanda è solo una: serve a Cremona e provincia un nuovo ospedale avveniristico, griffato, costoso e finanziato solo per la quota muri oppure serve un ospedale che funzioni e soccorra i bisogni di una collettività invecchiata e fragile, provata dal covid ed esposta agli insulti di un ambiente irreversibilmente inquinato? Il tutto poi alla luce del fatto che la fattibilissima (così fattibile e ‘sostenibile’ tanto che lo attesta nero su bianco lo stesso architetto Mario Cucinella che ha firmato un nuovo progetto di riqualificazione del Maggiore consentirebbe di risparmiare centinaia di milioni da investire in attrezzature all’avanguardia e in quota spese per quel personale medico e infermieristico in fuga dal sistema pubblico anche per ragioni di gap remunerativo rispetto alle medie di riferimento. Perchè non è vero che manchino i medici: se li cerchi li trovi nel privato. Certo che se si tiene il piede in due scarpe …la somma è una divisione. Così ‘La Stampa’oggi “Negli ospedali dopo il covid risorse in calo per il SSN e resta il tetto spesa per il personale“. Quindi c’è un problema di fondi o meglio di destinazione dei fondi. E allora é ineludibile la domanda ultima: si vuol far morire il SSN e fare ponti d’oro al privato?

Esca allo scoperto il sindacato e dica la sua perchè la posta in gioco è il destino sanitario per i decenni a venire di un’intera collettività e insieme il tradimento della volontà illuminata di chi dopo la sciagura del Ventennio aveva scelto di incardinare la nostra Costituzione “a un’idea di civiltà e convivenza sociale basata su un sogno di uguaglianza, universalità, solidarietà” (I.Cavicchi“Sanita’pubblica addio”’23).Uscire da questa prospettiva e’ piegarsi a un sistema di disvalori e, per il sindacato, disattendere e rinnegare mission e mandato.

Ma si è a tempo per correggere il tiro, basta volerlo e fare i passi giusti. Ben venga il confronto dovuto e sollecitato. Il Movimento resta a rappresentare un’istanza irrinunciabile e lo vuole fare con i cittadini e auspicabilmente con chi a diverso titolo è deputato a tutelarne gli interessi e a difenderne i diritti .

 

Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona

Una risposta

  1. Apprezzabile l’impegno profuso dal Movimento. Ma oggettivamente bisogna ammettere che attualmente sia il candidato Virgilio che il candidato Portesani si sono espressi per la realizzazione dell’astronave delle meraviglie di Cucinella e, se non si troverà il modo di far arrivare dall’alto un ordine di scuderia in senso contrario c’è lo dovremo beccare, con tutto ciò che ne conseguirà. Altro che ospedale che deve fare da traino al resto della sanità del territorio. Senza i professionisti e le attrezzature non si va da nessuna parte. Cremonesi alzate la voce, fate rumore!

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