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Movimento ospedale ed elezioni: la salute innanzi tutto

23 Febbraio 2024

Signor Direttore                                                                                                         

siamo alla riedizione di un topos dell’immaginario collettivo, quello della ‘Bella addormentata e del bacio del Principe’. Non è però una fiaba, è la triste realtà del nostro territorio nel quale chi gestisce la cosa pubblica, sindacati inclusi, ha orecchi e occhi chiusi al “grido di dolore” (per buttarci su una citazione storica) che sale dal basso e di cui un gruppo di cittadini costituitosi in Movimento si è fatto carico. E ora è arrivato il ‘bacio del Principe’, nelle vesti di una prosaica chiamata alle urne, a mettere in scena un tardivo e timidissimo risveglio.

Durante il lungo sonno solo il Movimento ha acceso un faro sul problema della Sanità cremonese, ha rotto il silenzio per dar voce al rassegnato, disperato disagio di una cittadinanza che ha pagato al covid uno dei pegni più alti al mondo e ha fatto quell’operazione di supplenza del dovere di ascolto e di informazione che compete alle autorità sanitarie e in specie a quelle di governo. Perché le autorità, mentre lasciavano senza risposta i bisogni di assistenza dei cittadini costretti a cercare altrove soluzioni ai loro problemi e a pagarsi di tasca propria le cure già pagate a titolo di SSN, covavano nell’ombra un progetto, fiore all’occhiello e ambi-zioso trofeo di una provincia minore col desiderio di salire all’onore della cronaca nazionale: un ospedale-Parco della Salute griffato sì, certo, ma da quell’ architetto Mario Cucinella che in realtà da allievo e collaboratore di Renzo Piano è convinto assertore della compatibilità ambientale degli edifici datati “pienamente recuperabili dal punto di vista dei consolidamenti strutturali e degli adeguamenti energetici capaci di ridurne i consumi del 70-80%”  e che scrive, a sostegno della tesi del recupero in edilizia, “Troppo debolmente ascoltata la voce di tante associazioni…da parte di un mondo che guarda anzitutto agli interessi economici, ahimè di pochi” (da “Il Giorno” 06/09/23 e ”Per il nuovo Rinascimento”). 

Del resto che il progettato nuovo ospedale fosse solo un affaire per imprenditori e categorie economiche risulta dal fatto che a questi è stato presentato come se la salute non fosse, in quanto diritto costituzionalmente garantito, questione di primaria competenza dei cittadini. 

Ben venga il timido risveglio e la discesa in piazza ora del PD, ma lo faccia per fare chiarezza, dichiarare le sue responsabilità e prendere le distanze dagli errori, l’errore di aver trattato i cremonesi come sudditi senza diritto al coinvolgimento sulle decisioni che determineranno per decenni il loro futuro e le loro vite e l’errore di aver pensato che la cattiva gestione di una struttura importante e unica sul territorio provinciale come il Maggiore si possa cancellare con la demolizione e una nuova edificazione, il tutto pagato ancora una volta coi soldi dei cittadini. È un progetto ambizioso quello coltivato nell’ombra che costerà ancora anni e anni di mancata Sanità ai cremonesi, quando ci sono avvisaglie da più parti annunciate (fonte OMS) di una nuova pandemia rispetto alla quale saremmo nella stessa identica situazione che ci ha trovato impreparati allo scoppio del covid-19. 

Gli anni passati a progettare in silenzio un mega ospedale avveniristico dovevano essere dedicati a implementare la Sanità territoriale, a riqualificare il Maggiore anziché a ridurne i posti dai mille potenziali ai 470 oggi effettivi, a raccogliere l’appello del dottor Marini presidente ACOI che in pieno covid avvertiva; “Nel post-covid l’assistenza ospedaliera va potenziata del 150%”. 

Sono questi gli errori che sono costati e costano vite e salute ai cittadini, considerato anche che viviamo in una terra pesantemente schiacciata da un inquinamento pervasivo e devastante cui questa Amministrazione ha dato un contributo in negativo misurabile in cementificazioni su cementificazioni utili solo a fare cassa in termini di oneri di urbanizzazione e a favorire gli interessi delle categorie imprenditoriali di settore.

Lo stesso richiamo vale anche per i sindacati territoriali, sordi ai ripetuti appelli di un Movimento voce di migliaia di cittadini ma presenti al completo all’ incontro del 14/02 con la giunta dell’Area Cremasca nata per gestire al meglio quel territorio anche in tema di Sanità. 

Scotta così tanto il tema ospedale e Sanità cremonese da non poterne parlare?

Se Cisl e Uil restano belle addormentate, la Cgil (con prudenza!) manda avanti la Federazione pensionati in una cordata con Acli, Arci, Medicina Democratica a proporre in zona cesarini la poco convinta e convincente petizione “La Lombardia SiCura” che non ha il coraggio di mettere al primo posto quello che è il problema numero uno della Sanità locale e cioè il potenziamento dei servizi territoriali senza i quali non c’è Sanità per i cittadini.

Ma si è sempre a tempo per correggere il  tiro, basta volerlo e fare i passi giusti. Perché Cremona e provincia hanno già un ospedale, si deve solo scegliere di farlo funzionare come non si è fatto sinora, tanto che nei 50 anni di vita del Maggiore non si è mai provveduto a lavarne le vetrate così che le rotaie a ciò deputate sono presto arrugginite e c’è voluto addirittura l’intervento (ottobre 2023) della Corte dei Conti perché si spendessero i 24 milioni giacenti mentre struttura e utenti venivano lasciati alla deriva. Brutto segno di pessima gestione questa trascuratezza configurabile anche come danno erariale se ora si dice: “Non c’è rimedio, si proceda alla demolizione e si facciano nuovi muri “. 

Come pensare che chi ha così mal gestito un ospedale che è un pezzo della migliore storia cremonese, perché finanziato dai generosi lasciti dei nostri concittadini nei secoli, si produca meglio nell’impegnativa e onerosa gestione del nuovo Parco della Salute su cui si è deciso di investire un “treno di soldi” ? Che sono poi gli ‘ultimi soldi’ visto che mancano quelli necessari per attrezzare il territorio di strutture indispensabili, tanto che l’Italia ha chiesto (per ragioni di cassa) e ottenuto dalla Comunità Europea di espungere 312 case di comunità, 74 ospedali di comunità,  120 Cot, 25 interventi di antisismica insieme a 1.803 posti letto di area critica dal finanziamento PNRR e se l’assessore Guido Bertolaso arriva a dichiarare (“Il Giorno“03/02/24) in fatto di case di comunità: ”Noi non abbiamo soldi. Ci pensi il Comune”. 

Ci pensi,  il Comune di Cremona, ci pensi, chi si candida al nuovo mandato, non si butti l’ultimo “treno di soldi” al vento di un’ambizione che riempie le tasche dei soliti noti ma toglie diritti e vita a tutti perché se c’è una lezione certa che il covid ci lascia è che  quando la Sanità non funziona per qualcuno non si salva nessuno. 

 

Movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona

VOLANTINO 24 2 .1 definitivo

4° volantino A4 in 4 parti fronte e retro (1)

 

 

5 risposte

  1. Mi rivolgo al Movimento per chiedere: quando il PD è sceso in piazza e ha preso posizione? Forse ero distratta…
    La attuale amministrazione ci ha portato a questo punto in cui la nostra salute è in secondo piano rispetto alla costruzione di un nuovo ospedale su progetto di un architetto che da una parte progetta e costruisce e dall’altra si esprime a favore del recupero e della riqualificazione dell’esistente. Egli stesso va contro sé medesimo.

    1. Questo passaggio sfugge anche a me, il PD non si è mai dichiarato contrario al nuovo ospedale e mai lo farà perché fa parte di chi ha orchestrato l’operazione in regione.

    2. La scelta di edificare un inutile nuovo ospedale nasce da un consorzio politico che vede insieme lega, PD e forza Italia. Detto ciò però anche a me sfugge quando il PD sia sceso in piazza per prendere pozione. Anch’io ho perso l’attimo. Ad oggi gli unici ad averlo fatto sono ancora i pentastellati.

  2. Tutto molto chiaro e interessante. Il Movimento sta lottando per i cremonesi e la loro salute, chissà se i cremonesi se ne rendono conto! Votando Andrea Virgilio automaticamente avalliamo il progetto? O Galimberti ne è stato l’artefice principe senza ascoltare chi lo ha affiancato nei suoi mandati’ Se il PD si è espresso, Virgilio resta al fianco del sindaco uscente?

  3. Rispondo a M.F., Ennio e Cirillo. Quando parlavo di ‘timido risveglio e discesa in piazza del PD’ intendevo riferirmi letteralmente alla discesa in piazza del PD lombardo e cremonese per una raccolta firme calendarizzata da fine marzo per i prossimi mesi a sostegno di un progetto di legge di iniziativa popolare che mira a cancellare l’equivalenza tra sanità pubblica e privata. E’ un risveglio? Sì. Timido? Anche troppo visto che il PD cremonese sceglie di non parlare del tema nuovo ospedale che nasce incardinato su una nuova filosofia di cura che scarica volumi importanti di assistenza su un territorio sguarnito di strutture aprendo così la strada al ‘soccorso’ dell’imprenditoria privata modello USA. E non ne parla perchè approva. Per questo lo invitavo a correggere il tiro, come si evince chiaramente dalla lettera.
    Aggiungo poi che mi piacciono molto queste fioriture di raccolta firme ad opera di partiti giusto in periodo pre-elettorale. Sono risvegli ad orologeria. La politica seria e onesta è un’altra cosa.

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