Nell’ambito degli incontri con i candidati sindaci del Comune di Cremona, una delegazione del “Movimento per la qualificazione dell’ospedale di Cremona”, ha incontrato il candidato sindaco Andrea Virgilio, già vicesindaco dell’ultima giunta e assessore all’Urbanistica nella precedente. In premessa il “Movimento” ha circonstanziato la ragione e gli obbiettivi della petizione contro il progetto di un nuovo ospedale a Cremona, già oggi sottoscritta da circa 6.000 cittadini, nonostante l’inaccettabile censura del quotidiano locale, della Tv Cremona 1 e di altri media della stessa proprietà. Questi incontri hanno la pretesa di chiarire il perché è inutile ed economicamente penalizzante per noi cittadini demolire l’attuale nostro ospedale e costruirne uno nuovo adiacente al vecchio. La crisi economica attuale, in tutti i settori e particolarmente nella sanità, ci impone un salutare ripensamento: non più la corsa indiscriminata alla produzione edilizia e al consumo che ha accompagnato il falso sviluppo di questi ultimi anni, ma il pieno utilizzo dell’esistente ed eliminazione degli sprechi. Il soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico, Gabriele Barucca, in un convegno a Cremona ha sintetizzato: “Non ci è più consentito fare e disfare, demolire senza criterio, con faciloneria, cancellare quello che non si ritiene più adeguato ai tempi……”. È un monito a chi vuole demolire il Maggiore che ha 50 anni e al netto della trascuratezza subita, gode di una integrità inalterata di tutte le parti strutturali, sancita da ingegneri, architetti, geometri e tecnici del settore, che ci permette una riqualificazione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Abbiamo inoltre ribadito al candidato sindaco Virgilio che la riqualificazione-ristrutturazione consente di integrare nella stessa struttura l’assistenza sanitaria primaria e specialistica, di ottenere un ospedale completamente innovativo e tecnologicamente all’avanguardia dove l’architettura mette il paziente al primo posto, con spazi accoglienti e umani. La pianta e la disposizione dell’attuale edificio sono chiare e consentono a pazienti e visitatori di orientarsi facilmente. La localizzazione del Maggiore, scelta allora da una Giunta preparata e previdente, ha permesso di ottenere una grande superficie a verde alberata che lo circonda, creando una connessione con il luogo circostante che con la costruzione dell’eventuale nuovo nosocomio verrebbe inesorabilmente devastato.
Il candidato ha chiesto da quale fonte derivassero le nostre analisi e certezze, quale la possibilità di intervenire con la ristrutturazione sulla sicurezza sismica; la valutazione d’impatto ambientale di un cantiere edile – fonte: ECAP Coop di Modena -; il calcolo dei costi teorici per la manutenzione e realizzazioni ospedaliere – fonte: IRES ente di ricerca della Regione Piemonte che ha seguito la riqualificazione e costruzione di 6 ospedali in tutte le loro fasi, progettuali e operative. Altre fonti che sono servite per la determinazione dei costi dichiarati dal “Movimento” sono di tecnici di grande esperienza nel settore edile e di semplici cittadini di buon senso, senso civico e che hanno a cuore gli interessi della propria città.
La disponibilità di tempo concessa gentilmente da Andrea Virgilio ci ha permesso di fare un excursus sul piano tecnico. La riqualificazione-ristrutturazione consente di intervenire a stralci, a step, e permette di destrutturare i percorsi delle nuove realizzazioni, oltre a garantire la possibilità di perfezionare acquisizioni o realizzare lavori rivolgendosi puntualmente e distintamente agli operatori più competenti e competitivi. L’uso del sistema off site, costruire a secco con elementi prefabbricati che poi vengono assemblati in cantiere, permette anche interventi di messa in sicurezza antisismica, l’adeguamento per il risparmio energetico e di tutti i sistemi tecnologici, antincendio etc. presenti nel nostro ospedale e che a tutt’oggi soffrono di trascuratezza e mancanza di manutenzione.
L’intervento di riqualificazione con il sistema off site non produce inquinamento, non crea disagi ai pazienti, con un costo presumibile di euro 160 milioni di euro e alla fine dei lavori, durata di 5-7 anni, avremo un ospedale in assoluto al passo con i tempi e con un risparmio, calcolato – confrontando i costi per la costruzione del nuovo ospedale, 512 milioni – di 350 milioni.
Consideriamo che il nostro Maggiore non è vetusto, ma è solo mal conservato. Per anni non è stata fatta la manutenzione, che è indispensabile e obbligatoria per una corretta conservazione. Per manutenzione si intendono tutti quegli interventi edilizi necessari a riparare, innovare e sostituire le finiture dell’immobile, oltre a garantire l’efficienza o riparare gli impianti tecnologici e mantenere l’intero complesso in una condizione adatta allo svolgimento della sua funzione durante il suo intero ciclo di vita, facendo in modo che il complesso sia sempre adeguato a ciò per cui è stato costruito.
Negli edifici pubblici è obbligo conservare la funzionalità, la sicurezza, il confort e l’estetica con una manutenzione preventiva e programmata. Queste condizioni dovranno essere mantenute nell’attuale ospedale per tutta la durata dei lavori, 13 anni, necessari per la costruzione del nuovo ospedale. Pertanto, prima della fine dei 13 anni avremo il Maggiore praticamente “riqualificato” a seguito delle opere ineludibili necessarie per mantenere le condizioni adatte alla sua funzione di ospedale, innovativo e tecnologicamente adeguato ai tempi, mentre l’eventuale nuovo ospedale sarà già obsoleto.
Dai colloqui avuti con i candidati sindaci, constatiamo che i soggetti promotori del nuovo ospedale hanno omesso di informare non solo i cittadini, ma anche le persone già coinvolte in amministrazioni pubbliche. Non è stato considerato se l’opera fosse utile o inutile sottoponendola all’analisi costi-benefici.
Abbiamo concluso il colloquio con Virgilio ribadendo che le opere per il nuovo ospedale rappresentano uno sperpero di risorse, una loro distrazione da utilizzi potenzialmente più produttivi, proprio quello che un Paese come il nostro non può permettersi, ricordando che gli sprechi delle risorse pubbliche ai danni della collettività, sono sancibili dalla Corte dei conti, art. 100 e 103 della Costituzione.
Abbiamo ringraziato il candidato sindaco Andrea Virgilio per il tempo concesso, sperando che l’incontro gli possa essere utile
per riflessioni e decisioni.
Giorgio Mantovani
Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona
Una risposta
Caro Movimento, siete encomiabili per l’impegno e la caparbietà con cui portate a avanti il progetto per il quale siete da ringraziare. Giusto bussare a tutte le porte per non lasciare nulla di intentato, ma con Virgilio…mi sa che non c’è niente da fare in modo tassativo! Come potrebbe rinnegare il partito e Pizzetti che sono tra i promotori della prima ora della distruzione dell’ospedale a favore del nuovo ospedalino? Neppure mettere i conti sotto il naso può operare il miracolo. Muri, muri, muri e di potenziare il personale medico non si parla. Del resto, come sapete, c’è chi incomincia a lavorarsi i cremonesi fin dalla più tenera età e senza presentare entrambe le facce della medaglia. Voi siete stati contattati dalle scuole per illustrare la vostra proposta? Non avete neppure uno straccio di video di presentazione…