Tutto come previsto. La provincia di Cremona resta a bocca asciutta: non un assessore, non un sottosegretario nella nuova giunta regionale lombarda guidata dal presidente Attilio Fontana. E’ una sconfitta collettiva. Le associazioni economiche speravano in un posto affidato a un cremonese nell’esecutivo e invece sono rimaste a bocca asciutta. Anche i partiti di centrodestra nutrivano qualche aspettativa e l’esclusione segna anche la sconfitta della politica locale. A nulla è servita la campagna di stampa che ha reclamato a gran voce un posto o quanto meno un posticino nella stanza dei bottoni, nell’illusione che un assessore cremonese potesse rivelarsi determinante nell’invertire la tendenza al declino del territorio. In realtà volevano addirittura un super assessore, cioè un membro di giunta con deleghe pesanti. E anche per questo la delusione è ancora più cocente. Ma bastava prendere atto della propria ininfluenza per evitare si aggiungere al danno la beffa. Doppia beffa se consideriamo che i mantovani hanno in giunta due loro rappresentanti: Alessandro Beduschi all’Agricoltura e Barbara Mazzali al Turismo. Pavia e Lodi ne hanno uno a testa. Dopo di me il diluvio starà pensando in queste ore il cremasco Gianni Rossoni, ultimo assessore regionale e vicepresidente espresso dalla nostra provincia.
Un gioco di incastri, concessioni, compromessi che è andato avanti tutta la notte tra mercoledì e giovedì. E dopo ore di discussione, in una stanza romana, la nuova Giunta regionale lombarda è cosa fatta. Il risultato finale è 8 assessori a Fratelli d’Italia, 4 alla Lega, ai quali però si aggiungono 2 in quota presidente, 2 a Forza Italia.
Già la scelta della sede dell’incontro racconta bene quanto la questione dei “ministri regionali” sia stata una partita tutt’altro che lombarda. Insieme al presidente Attilio Fontana infatti c’erano Daniela Santanchè per Fratelli d’Italia, Fabrizio Cecchetti per la Lega, Giacomo Cosentino per la lista Fontana presidente, Licia Ronzulli per Forza Italia, più Alessandro Colucci per Noi Moderati, che però è tornato a mani vuote dalla capitale e si dovrà accontentare dei posti di sottogoverno.
Il meloniano Marco Alparone è vicepresidente e assessore al Bilancio e Finanza.
A Fratelli d’Italia, partito della premier Giorgia Meloni, vero trionfatore delle elezioni del 12-13 febbraio vanno, come detto, 7 assessorati: Marco Alparone al Bilancio, Romano La Russa alla Sicurezza e protezione civile, Franco Lucente ai Trasporti e mobilità sostenibile, Barbara Mazzali al Turismo marketing territoriale e moda. Alessandro Beduschi assessore all’Agricoltura sovranità Alimentare e foreste, Francesca Caruso assessore alla Cultura, Giorgio Maione assessore all’Ambiente e clima, Paolo Franco alla Casa e housing sociale.
Alla Lega toccano le Infrastrutture e opere pubbliche con la conferma di Claudia Maria Terzi. Mantengono la stessa delega anche Guido Guidesi allo Sviluppo economico, Massimo Sertori alla Montagna ed enti locali, Elena Lucchini alla Famiglia e solidarietà sociale. Alessandro Fermi, ex presidente dell’Aula, diventa assessore all’Università e ricerca.
Per Lombardia ideale lista Fontana il confermatissimo Guido Bertolaso al Welfare.
Infine Forza Italia, che occupa con Simona Tironi l’assessorato all’Istruzione formazione e lavoro e con Gianluca Comazzi il Territorio.
Sottosegretari sono Lara Magoni allo Sport e giovani, Raffaele Cattaneo alle Relazioni internazionali ed europee, Marco Piazza all’Autonomia e rapporti col consiglio regionale, Ruggero Invernizzi al Controllo, patrimonio e digitalizzazione.
Marco Alparone assessore al Bilancio e finanze e vicepresidente
Guido Bertolaso Welfare
Romano La Russa protezione civile
Claudia Maria Terzi infrastrutture
Elena Lucchini Famiglia
Francesca Caruso Cultura
Simona Tironi Istruzione formazione e lavoro
Barbara Mazzali Turismo
Alessandro Beduschi Agricoltura
Giorgio Maione Ambiente e clima
Paolo Franco Casa
Massimo Sertori Enti locali e montagna
Franco Lucente Trasporti
Alessandro Fermi Università
Guido Guidesi Sviluppo economico
Gianluca Comazzi Territorio
4 risposte
Fuori tutti !!! Mantova avanti tutta !!!! La meritocrazia in questa tornata prevale. Noi cremonesi sempre più lumicino tombale.
Un risultato ampiamente illustrativo fra l’ altro dell’attenzione che Daniela Santanchè riserva ai bisogni dei cremonesi dopo essersi fatta paracadutare nel nostro collegio e averla trionfalmente spuntata su Cottarelli nel noto duello elettorale dello scorso settembre. Desaparecida
Osservazione opportuna e puntuale dato che Daniela Santanché è stata presente alla lunga maratona romana sfociata nella composizione dell’attuale giunta regionale lombarda.
A Cremona non ci sono stabilimenti balneari.