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No vaz imbrattano i muri della sede de ‘La Provincia’

7 Febbraio 2024

‘Complici di vax genocidio’, ‘Censori nazi com’ e W cerchiata di rosso: nella notte ignoti hanno imbrattato con queste scritte la vetrata d’ingresso e il muro perimetrale, lato via delle Industrie, della sede del quotidiano La Provincia di Cremona. Le telecamere della videosorveglianza hanno immortalato gli autori del gesto vandalico che però con ogni probabilità hanno agito travisati.  Che cos’è il nuovo simbolo che si vede circolare in rete accanto a messaggi contro la dittatura sanitaria? La W rossa, come spiega il sito web Money.it, è il simbolo di un movimento complottista che diffonde online i suoi messaggi e che compie azioni analoghe a quelle fatte nottetempo alla periferia di Cremona.

La galassia no vax è presente e particolarmente attiva sul web e in questo ambito rientra il gruppo della “W rossa”. che si pone l’obiettivo di risvegliare la gente dalla finta pandemia “orchestrata dall’alto”.  Un gruppo Telegram utilizza il simbolo  “V_V” che vagheggia una presunta dittatura sanitaria e un presunto governo nazista che imporrebbe il green pass e quindi il vaccino. Ieri come oggi queste persone stanno rispondendo a una crisi mondiale montando una narrazione cospirazionista.

Origine della “V_V”

Lo hanno spiegato in un comunicato ufficiale sul sito Petizioni.com: la lettera W – dopo la già sfruttata Q – è presa dal film “V per vendetta”, che “narra la storia dell’instaurazione di una dittatura tramite una falsa pandemia, che è quello che sta accadendo ora”. La V raddoppiata starebbe per ri-vendicazione dei diritti. Almeno così scrivono. Questi movimenti non sono del tutto innocui. All’inizio furono sottovalutati anche negli Stati Uniti, ma dal 2016 (anno d’insediamento del presidente che ha cavalcato il movimento di QAnon, ovvero Donald Trump) i casi di sparatorie, incendi dolosi e attentati sotto la bandiera di Q sono molti.  Lo stesso assalto al Campidoglio americano, avvenuto il 6 gennaio scorso, è frutto di questo gruppo.

In Italia i q-anoniani avevano raggiunto i 3 milioni di utenti la scorsa estate, ma in seguito si sono sviluppati ulteriori gruppi come i “no vax” che ne hanno allargato le fila. Oggi sono i “ViVi” a fare da capofila.

Ecco uno dei messaggi del gruppo che si firma con la W rossa‘A tutti i collaborazionisti che sostengono il nazi green pass e a tutti quelli che negano che il nazi green pass sia un ritorno al nazismo […] Parlando di vaccini e nazi green pass vi riempite la bocca di parole come libertà, bene della collettività, dovere civico morale, ma le applicate tutte in violazione di diritti che sono già stati sanciti […] Unitevi a noi ViVi!

I ViVi non credono nella pandemia, nelle morti da covid-19 e ovviamente nei vaccini. Il  vaccino viene definito “inutile e dannoso”. È su Telegram che i ViVi reclutano i loro cosiddetti “guerrieri”. Uno di questi gruppi conta quasi 10.000 iscritti; altri sono più piccoli, dai 500 ai 2.000 iscritti, ma quando si uniscono nelle loro imprese di spam compulsivo riescono a raggiungere anche 100.000 contenuti, tra post e commenti sotto post altrui.

Come successe per Q-Anon, alla base di questi gruppi ci sono persone che cercano risposte semplici a tematiche complesse. L’umanità, una certa umanità più di un’altra, ha bisogno di grandi narrazioni nelle quali rispecchiarsi e quella dell’eroe partigiano contro i nazisti è una capace di “rendere onore” a chi sceglie di non vaccinarsi. In che altro modo giustificare tale paura o dubbio?

Intanto i giornali online e non si sono riempiti di racconti di ex no-vax pentiti che raccontano terrificanti esperienze personali. Tuttavia anche il fatto che chi non si vaccina rischia di finire in ospedale o in terapia intensiva è visto come un tentativo di screditare i no vax (gli eroi di questa storia) o addirittura un’invenzione.

“Esprimiamo ferma condanna dell’atto vandalico alla sede de la Provincia di Cremona e la nostra più viva solidarietà a tutta la redazione.  Non tollereremo nessun    attacco alla stampa, pilastro della democrazia e saremo sempre al fianco di chi fa ogni giorno informazione libera.” E’ la dichiarazione del capogruppo del Pd in consiglio regionale Pierfrancesco Majorino e del consigliere regionale Matteo Piloni.

 

 

 

 

5 risposte

  1. “Segno dei tempi” diceva Paolo VI dei fenomeni sociali. Forse una gestione più accorta ed efficace della Sanità, centrata sui bisogni dei cittadini e a misura di questi bisogni, sul monitoraggio della salute nei territori e sulla prevenzione, attenta ai campanelli di allarme e preparata a farvi fronte e, anche, che risulti meno succuba o etero diretta da interessi finanziari di grandi gruppi di potere capaci di dettare legge agli Stati nazionali, ecco forse una Sanità siffatta potrebbe togliere terreno (non dico ragioni perché non ci sono) a pericolose derive mentali che si alimentano di sfiducia, paura e povertà in aumento. Chi amministra e governa ( si sa servizio meritevole e complesso ) deve essere un interlocutore responsabile, accorto nella programmazione centrata sui bisogni e per questo credibile. Quando chi amministra e governa sembra cedere ad altre lusinghe e sirene dove l’interesse economico rischia di mettere in subordine il bene comune si possono aprire pericolose praterie in cui chi si percepisce fragile pedina può diventare violento. È una deriva inaccettabile ma anche un monito. Amministrare e governare deve rispondere a imperativi etici trasparenti e coerenti con le delibere. È un principio di “sanità amministrativa” che salva la Sanità come servizio e toglie terreno a derive pericolose e inaccettabili.

  2. I commenti dei lettori di Cremonaoggi sono tutti molto forcaioli ma non è con la forca che si affrontano problemi complessi che hanno radici in dinamiche connesse agli attuali assetti socio-economici. Ci vuole il coraggio dell’intelligenza e della volontà politica di correggere il tiro e farsi interlocutori del disagio .La fiducia nelle istituzioni si coltiva col dialogo, con la coerenza tra dichiarazioni d’intenti e delibere e certamente con misure di giustizia sociale. E’ il compito della politica.

  3. Il compito della stampa e dei mass media invece è quello di informare in modo corretto e oggettivo. Il “nostro” Quotidiano non lo fa in generale, e la libertà di stampa se la taglia da solo, così come altre fonti informative cremonesi. Il gesto è da condannare così come lo sarebbe stato se le scritte fossero apparse sul muro di una scuola o di un edificio qualunque.

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