È accaduto ciò che si temeva, l’assenza nella cultura politica odierna dell’Interesse Generale e del Bene Comune ha corroso la speranza nel domani. Il becero populismo e gli interessi di parte hanno vinto per non avere provveduto a contrastarli con un progetto politico nuovo anche perché lungimirante. Non resta allora che mettersi in processione e fustigarsi. In processione come i fustiganti, recitando, anche per avere “messo ai ferri” il pur bravo “nocchiere”, e non “banchiere”, i versi del grande Dante: «Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchier in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!».
L’alternativa però esiste ed è quella di non arrendersi al “bordello”, di non affidare la speranza per il domani alla stessa classe dirigente che lo ha prodotto. Come diceva Einstein: «Non possiamo risolvere i problemi usando la stessa mentalità che li ha generati».
Concludendo, a mio modesto avviso è giunto il momento che “scendano in campo” nuove generazioni preparate (perché acculturate) capaci di immaginare realistiche terapie per un futuro ancora possibile.
Benito Fiori