Libera sconfitta da Coldiretti perde anche il Dunas:

14 Gennaio 2023

Tutto il sistema irriguo della provincia di Cremona adesso è governato dalla Coldiretti e non più dalla Libera Associazione Agricoltori. Questa nuova sconfitta sindacale a vantaggio dei rivali, con conseguente ulteriore perdita di potere da parte dell’organizzazione imprenditoriale che ha sede centrale in città, in piazza del Comune, è maturata ieri nel corso della prima riunione del consiglio d’amministrazione del Dunas, il Consorzio di Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio, che ha sede a Cremona, in via Ponchielli. Il Consorzio di bonifica Dugali, Naviglio, Adda Serio nasce dalla fusione di tre comprensori: Dugali e Naviglio-Vacchelli, sui quali svolgevano la loro attività di bonifica ed irrigazione i relativi Consorzi di bonifica per una estensione complessiva di circa 110.000 ettari, e Adda Serio, nella parte cremasca, su cui operava l’omonimo Consorzio di Miglioramento Fondiario di II grado, per altri 55.000 ettari. La denominazione del consorzio, costituito già nel 1568, derivava dal termine “Dugale” utilizzato localmente per indicare i corsi d’acqua interessanti il territorio amministrato aventi primariamente funzione di colatori delle acque in eccesso. Tali Dugali furono così direttamente gestiti, per quasi due secoli, dalla municipalità cremonese, la quale oltre a controllare e mantenere i corsi d’acqua esistenti intraprese intorno alla metà del ‘500 la costruzione di nuovi canali di colo (il Robecco e il Grumone).

Alla riunione di ieri erano convocati i 12 membri eletti dalle categorie sindacali (Libera e Coldiretti) e i 3 consiglieri che rappresentano rispettivamente la conferenza dei Comuni del comprensorio, la Provincia e la Regione. Mancavano Lupo Stanghellini in quota Libera e il consigliere eletto dai Comuni del comprensorio. Dunque erano presenti 13 dei 15 componenti del consiglio del Dunas dei quali 7 aderenti alla Coldiretti e 4 alla Libera oltre ai due in rappresentanza rispettivamente della Provincia e della Regione, che si sono astenuti in tutte le votazioni.

Presiedeva i lavori Brandazza, consigliere anziano  in quota Coldiretti, che ha avviato le votazioni del presidente, del vicepresidente vicario, del vicepresidente e del comitato ristretto. Colpo di scena: Brandazza propone di eleggere presidente Gianerico Spoldi, già vicepresidente del Dunas e in quota Coldiretti. Prende la parola il consigliere Giorgio Guarneri della Libera, che legge e protocolla il suo intervento: contesta questa proposta in virtù di un accordo preelettorale che prevedeva la presidenza del consorzio di bonifica Navarolo alla Coldiretti mentre la presidenza del Dunas spettava alla Libera con 6 consiglieri in rappresentanza di ciascuna delle due organizzazioni. L’intesa era stata  stipulata da Paolo Voltini, presidente della Coldiretti, e Riccardo Crotti, presidente della Libera.

In realtà il risultato elettorale ha assegnato 7 consiglieri alla Coldiretti e 5 alla Libera perciò l’accordo preelettorale è saltato e di conseguenza è stata bocciata la proposta fatta da Guarneri di confermare il presidente uscente, Alessandro Bettoni, che è in quota Libera. Si è accesa un’aspra discussione tra rappresentanti dei due sindacati alla quale non hanno partecipato i due consiglieri espressi dagli enti, che si sono astenuti nel corso di tutte le votazioni per non schierarsi con uno dei due contendenti.

Alla fine ha prevalso la logica ferrea dei numeri: Spoldi risulta eletto presidente coi 7 voti dei coldiretti. Il vicepresidente vicario Ghidoni, aderente alla Libera, viene eletto sia coi voti della sua organizzazione che con quelli della Coldiretti. L’altro vicepresidente, Brandazza, è votato da tutti i coldiretti e uno solo dei consiglieri della Libera.

Dunque da ieri tutto il sistema irriguo da Casalmaggiore alle porte di Crema, tra Navarolo e Dunas, è in mano alla Coldiretti. E per la Libera è una nuova, cocente sconfitta che si aggiunge a quelle collezionate negli ultimi otto anni sotto le presidenze di Pierluigi Filippini, che commissariò la Libera, Renzo Nolli e Riccardo Crotti. La Libera ha perso nell’ordine la governance, cioè il controllo dei consigli d’amministrazione dell’Associazione Provinciale Allevatori, del Consorzio Agrario Provinciale e del Dunas a cui si aggiunge l’esclusiva della Mostra internazionale del bovino da latte che storicamente l’Associazione Nazionale Allevatori di razza frisona organizza a CremonaFiere e che dal 2021 viene allestita ad anni alterni al Centro Fiera del Garda di Montichiari, nel Bresciano.

Il 24 febbraio gli oltre duemila soci della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi sono chiamati al rinnovo delle cariche, cioè del ‘parlamentino’ composto da 36 membri dal quale usciranno il presidente, il comitato di presidenza e il consiglio d’amministrazione della Società Editoriale Cremonese che pubblica il quotidiano La Provincia.

 

Vittoriano Zanolli 

 

 

 

2 Responses

  1. Che Caporetto! Ma dopo la disastrosa sconfitta militare, l’Italia cambiò passo e condottieri e venne il riscatto. La Libera invece pare in preda a inarrestabile volontà suicida

  2. Bene . Era ora . Le prepotenze non pagano mai e la lealtà alla fine chiede i conti . È giusto che a questo punto , in Libera a Cremona ,facciano un serio esame di coscienza. Ottimo il Lavoro della Dirigenza Coldiretti . Avanti così.

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