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Nuovo ospedale. Commento all’intervista fatta al dg Belleri

6 Maggio 2024

Il Movimento ha deciso di rinviare l’incontro del 11 aprile con la dirigenza dell’Asst. Ci siamo resi conto che dovevamo preparare al meglio l’incontro e che dovevamo allargare la platea di cittadini, di associazioni e di schieramenti politici per informarli del  nostro obiettivo. Dobbiamo sentire la loro disponibilità ad aprire un dibattito in città e sul territorio e, per chi ne fosse convinto dai dati oggettivi economici e strutturali dell’errore programmatico dei dirigenti regionali e locali, proseguire con noi la lotta per fermare questo assurdo progetto.

In maggio abbiamo iniziato a contattare i candidati sindaci per le elezioni amministrative di Cremona e a programmare incontri anche con associazioni sanitarie del territorio.

Nel frattempo abbiamo informato i cittadini attraverso la stampa locale, per la verità quasi tutta schierata e decisa a non fornire informazioni, di quanto il movimento propone. Anche le critiche al progetto che in queste settimane sono pervenute da persone competenti e stimate, non hanno trovato spazio.

Per rimediare in parte a questo “silenzio” imposto dai media a noi sfavorevoli pubblichiamo :

ALCUNE CONSIDERAZIONI A MARGINE DELL’INTERVISTA RILASCIATA DAL DOTTOR BELLERI AL GIORNALE “LA PROVINCIA” SUL NUOVO OSPEDALE DI CREMONA dell’architetto Massimo Pettorelli

”Da libero professionista con pluridecennale esperienza nel settore edile ed urbanistico, seguo da alcuni mesi la vicenda del nuovo ospedale di Cremona e non posso fare a meno di notare le sconcertanti banalità e le inesattezze che vengono presentate ai lettori come fossero certezze assolute.

Fin dall’inizio dell’intervista si dà per scontato che il nuovo ospedale sarà all’avanguardia, dialogherà col territorio e sarà più efficiente di quello attuale.

Ma queste affermazioni sono programmatiche! non spiegano nulla di quello che sarà il nuovo ospedale e il termine “all’avanguardia” viene impropriamente usato col significato di “al passo dei tempi, dotato di moderne attrezzature”.

Ma dopo 13 anni di lavori e una spesa di svariati milioni di euro, come dovresti presentare ai cittadini il nuovo ospedale?  Forse male attrezzato e poco funzionale?

Ma come fa un ospedale ad essere “all’avanguardia” se per realizzarlo ci vogliono circa 13 anni?

Se dal momento in cui posi la prima pietra al momento in cui entra in funzione passano 13 anni?

Tutti si rendono conto che le discipline mediche, scientifiche, bioingegneristiche ecc. si evolvono con una rapidità tale che anche le  tecniche e le attrezzature più aggiornate diventano obsolete nel giro di pochi anni.

Possibile che il dottor Belleri non se ne sia accorto e che non abbia mai accennato alla adattabilità e flessibilità della nuova struttura? Ci dice solo che delle camere singole possono essere adattate per ospitare due persone…. e altre banalità che si trovano in ogni relazione che accompagna un progetto di questa portata.

Purtroppo  sono slogan triti e ritriti, proclami di intenzioni e nulla più.

Volete per favore spiegare ai cittadini in che nodo l’ospedale “dialoga col territorio”?

All’intervista partecipano anche i dirigenti della Sec, di Confagricoltura e della Libera Associazione Agricoltori.

Se sono loro gli interlocutori privilegiati con cui definire i costi, tempi, modi, priorità della nuova struttura, allora penso che si debba allargare di parecchio la cerchia delle persone con cui dialogare. E non mi riferisco certamente a quei professionisti locali coinvolti a vario titolo nella progettazione dell’ospedale bensì alle migliaia di pazienti del Cremonese e zone limitrofe, dai malati provenienti dal Parmense, dal Piacentino, dal Mantovano ecc.

E cosa pensare del dirigente che candidamente confessa che in questo periodo (si badi bene solo ora) stanno coinvolgendo nell’operazione anche chi lavora in ospedale, con i “nostri colleghi” per capire come sono mutate le esigenze del territorio.

Incredibile…, fanno incontri mirati solo adesso? Dopo aver bandito il concorso internazionale  ed assegnato un incarico prestigioso, solo adesso vogliono capire le esigenze…….?

E l’intervistato prosegue affermando che stanno raccogliendo suggerimenti per chiedere modifiche al progetto……..— Adesso?

Sono stupito dalla quasi totale unanimità espressa dai politici locali di tutti i partiti senza alcun distinguo.

Sono stupito dai commenti da alcuni ordini professionali che hanno espresso pareri favorevoli giustificandoli come nuova opportunità di lavoro.

Voglio essere rassicurato che la scelta di demolire l’ospedale attuale e costruirne uno nuovo non sia stata presa solo per poter vantare  a Cremona l’opera di un archistar!

Non voglio sentirmi dire che era l’unico modo per non perdere i contributi stanziati.

Che dire degli aspetti tecnici, sismici, dei costi di realizzazione che sono stati analizzati e confutati punto per punto da tecnici di comprovata competenza ed esperienza e che sono giunti a conclusioni del tutto opposte a quelle sostenute  dall’intervistato?

 

Massimo Pettorelli

architetto

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