“Ho ottenuto la rassicurazione da parte del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di incontrare i rappresentanti del ‘Movimento per il No’ alla costruzione di un nuovo ospedale a Cremona e che chiedono la ristrutturazione di quello esistente. I lunghi tempi di progettazione previsti danno lo spazio per effettuare questi incontri. Il Comitato ha raccolto 6.000 firme a sostegno della sua petizione e a queste persone va dato ascolto. Il centro sinistra le ha demonizzate come ha demonizzato i componenti del Comitato contro l’impianto di biometano progettato in zona San Rocco, all’interno del Parco di interesse sovracomunale del Po e del Morbasco, al confine col territorio comunale di Gerre de’ Caprioli. Noi del centrodestra, in discontinuità con la Giunta Galimberti-Virgilio, siamo per l’ascolto, il dialogo, la partecipazione dei cittadini, il confronto”. Lo dice oggi Alessandro Portesani, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni per la carica di sindaco, dopo l’incontro avvenuto ieri con il Governatore lombardo in città.
Nella giornata di oggi Portesani ha incontrato alcuni esponenti del Comitato: Massimo Pettorelli, architetto e libero e professionista, Marco Magni, geometra e presidente del Collegio dei Geometri, Giorgio Mantovani ed Enrico Gnocchi (nella foto centrale) del Movimento contrario alla costruzione del nuovo ospedale a Cremona che gli hanno illustrato le loro posizioni.
“La Regione – spiega Portesani – ha ribadito la volontà di costruire un nuovo ospedale ma ci sono tanti temi che vanno affrontati insieme, aldilà del semplice immobile. Ed è giusto che i cittadini possano rappresentare direttamente alla Regione e al suo massimo esponente le loro ragioni a prescindere dalle solite manovre dei palazzi milanesi”.
”C’è ad esempio – spiega Portesani – il tema dei sistemi tecnologicamente avanzati per la chirurgia e le cure. I confort di cui ha diritto un ricoverato. I disagi che dovrebbero sopportare i ricoverati, per almeno 8-10 anni tra il cantiere per la nuova costruzione e poi altri 3 anni per la demolizione del Maggiore”.
“Per il Movimento, un ospedale “nuovo”, nato dalla riqualificazione dell’esistente, con le stesse identiche caratteristiche innovative, “proiettato nel futuro”, potrebbe essere una soluzione con un risparmio di trecentocinquanta milioni di euro e anche su questo – conclude Portesani – è giusto un confronto essendo denaro pubblico di tutti noi. Ribadiamo, come centro destra, che non siamo contrari alla costruzione di un nuovo ospedale e agli investimenti in sanità. Tuttavia, la posizione qualificata espressa dal comitato merita un attento approfondimento del massimo livello regionale”.
Fin qui Alessandro Portesani. Ricordiamo che Luciano Pizzetti, mentore del candidato sindaco, che sostiene con una sua lista, Andrea Virgilio, attuale vice sindaco di centro sinistra, schieramento politico che da dieci anni amministra Cremona, non ha mai incontrato i rappresentanti del Movimento che operano in nome e per conto degli oltre seimila firmatari della petizione contro il nuovo ospedale. L’ex parlamentare cremonese ha affermato che il progetto non è in discussione, dimenticando che un buon politico deve essere aperto al confronto con la gente e rispettoso della diversità di opinioni. Tanto più che la costruzione del nuovo ospedale verrebbe finanziata con il gettito fiscale, cioè con i soldi di chi paga le tasse.
5 risposte
Ho parlato con Portesani questa mattina casualmente è molto preparato, mi ha confermato che ha chiesto alla regione una verifica dei conti da loro stimati per la ristrutturazione del vecchio ospedale che andranno sommati alla costruzione delle case di comunità che a Cremona non esistono. Si vedrà il confronto con quello stimato dal geometra Mantovani.
Tra i due schieramenti è come vedere posizioni di democrazia diverse come dall’oro al rame. Meditate gente, meditate.
Non si lasci nulla di intentato visto che i denari che già si stanno spendendo sono pubblici! Soprattutto importante è sottolineare che se i soldi ci sono è assolutamente necessario utilizzarli per potenziare le risorse sanitarie, non i muri! Abbiamo bisogno di medici e infermieri, abbiamo bisogno che la sanità sia a disposizione di tutti, che torni a essere pubblica, che non sia un privilegio per pochi che se lo possono permettere. Tutti quelli che pagano le tasse hanno gli stessi diritti. Portate da Fontana anche i medici costretti a lavorare in modo massacrante. Grazie comitato e grazie anche a Portesani che si assume un impegno in primis senza scaricare sul TAR le scelte arroganti di quelli che hanno amministrato fino ad ora e che si sentono già vincitori.
grazie Zanolli… ora voglio proprio vedere che numeri saranno in grado di scrivere per dimostrare che costruire il nuovo Ospedale costerà meno che ristrutturare il “vecchio”… a meno che il nuovo sia di cartongesso… Mi viene in mente ciò che ci ha detto l’architetto Bracchi l’11 settembre scorso, quando il movimento ha incontrato i dirigenti dell’Asst di Cremona, “la costruzione degli ospedali sarà sempre più indirizzata a edifici con una vita media sempre più bassa fino ad arrivare prossima ai 30 anni”… forse hanno trovato il modo di eliminare le infezioni intraospedaliere… quando aumentano troppo… si demolisce tutto e si ricostruisce con materiale “pulito”…,
Timeo Danaos et dona ferentes