Nuovo ospedale, tempi accelerati e un confronto che non c’è mai stato: segnalazione alla Corte dei Conti

22 Dicembre 2025

In occasione della conferenza stampa di fine anno, il direttore generale dell’ASST di Cremona,  Ezio Belleri, ha confermato che il progetto del nuovo ospedale sarebbe prossimo alla conclusione  della fase di fattibilità, con trasmissione alla Regione Lombardia e al Ministero della Salute entro il 28  febbraio e con tempi definiti come “piuttosto brevi” per le fasi successive. 

Queste dichiarazioni arrivano all’indomani dell’invio, da parte di un gruppo di cittadini del  Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona, di una segnalazione alla Sezione di  Controllo della Corte dei Conti, sulla scelta di costruire il nuovo ospedale, evidenziando un punto  cruciale rimasto finora irrisolto. 

Dalla sentenza del TAR Brescia n. 853/2020 emerge infatti che, nel percorso decisionale, non è  mai esistito un progetto pubblico di riqualificazione dell’ospedale esistente, frutto di una gara o  di un incarico progettuale comparabile a quello del nuovo ospedale. L’unica ipotesi allora valutata  era una proposta privata di partenariato, giudicata insufficiente e archiviata. 

A distanza di anni, e nonostante l’avvio di un intervento ad oggi stimato in oltre 500 milioni di  euro, non risulta che l’amministrazione abbia colmato questo vuoto redigendo un progetto di  fattibilità della riqualificazione da sottoporre a un confronto tecnico ed economico oggettivo con la  nuova costruzione. 

Secondo il Movimento, senza due progetti sviluppati allo stesso livello di approfondimento non  è possibile affermare che la scelta del nuovo ospedale sia stata il risultato di una valutazione  comparativa completa e trasparente

Per questo motivo, i cittadini firmatari hanno ritenuto necessario investire della questione la  Corte dei Conti, chiedendo che venga valutata la correttezza del percorso istruttorio seguito e  la coerenza della programmazione della spesa pubblica con i principi di economicità ed efficienza. 

Alla luce delle dichiarazioni odierne, emerge però un ulteriore punto di attenzione.  

Il tema non è tanto la durata della procedura di gara (che anche nella tempistica ASST è indicata in circa cinque mesi), quanto la rapidità con cui viene data per raggiungibile la conclusione della  Conferenza dei Servizi entro gennaio/febbraio 2026 e, soprattutto, l’assenza di informazioni  pubbliche su calendario, verbali ed esiti intermedi dei pareri.  

In mancanza di tali informazioni, non è possibile sapere se e come siano state esaminate le osservazioni e le prescrizioni trasmesse nell’ottobre scorso dai cittadini del Movimento per la  riqualificazione dell’ospedale di Cremona ai sette enti componenti la Conferenza dei Servizi.  Ciò solleva un tema di effettiva partecipazione procedimentale e di trasparenza dell’istruttoria,  principi espressamente tutelati dalla legge sul procedimento amministrativo, a maggior ragione in  presenza di decisioni che comportano impegni di spesa pubblica di entità eccezionale. 

Secondo i firmatari della segnalazione, proprio questa combinazione – assenza di un progetto  alternativo di riqualificazione sviluppato con procedura pubblica e forte accelerazione delle  fasi successive rende necessario un approfondimento da parte degli organi di controllo,  prima che vengano assunti impegni di spesa irreversibili.

La segnalazione alla Corte dei Conti non formula accuse personali, ma chiede che venga  verificata la completezza dell’istruttoria e la coerenza del percorso seguito rispetto ai principi di  trasparenza, comparazione tra alternative e corretta programmazione delle risorse pubbliche,  prima che vengano assunti impegni di spesa irreversibili. 

 

Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona  

Nella foto centrale il tavolo di lavoro del nuovo ospedale

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