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Un sindaco: quando il nuovo ospedale? Nessuno risponde

3 Maggio 2022

Signor Direttore, il nostro resoconto di consiglieri comunali rimasti presenti nonostante il presidente dell’assemblea che si è tenuta il 2 maggio all’ospedale maggiore di Cremona, un sindaco (!), ci volesse cacciare perché a suo dire non avevamo diritto di stare. In barba alla democrazia, alla trasparenza, al fatto che l’assemblea dei sindaci è per definizione pubblica! In barba allo Statuto e Regolamento art.3 c 10.

Il direttore generale Giuseppe Rossi dirige l’ASST di Cremona dal 2 gennaio 2018. Oggi, per sua ammissione, ha incontrato i sindaci per la prima volta. I sindaci Galimberti e Mariani, quest’ultimo anche nel ruolo di presidente dell’assemblea dei sindaci, hanno precisato alcune volte nei loro interventi che sono stati molti gli incontri di confronto e condivisione unitamente anche alle convocazioni del consiglio di rappresentanza. Quest’ultimo composto da 5 membri delle due province, Mantova e Cremona, e presidente Galimberti.

Sul sito istituzionale di Ats Valpadana non è pubblicato nessun verbale. Informazioni che dovrebbero essere pubbliche. In verità non ho trovato neppure informazioni sui membri del consiglio di rappresentanza.
Una breve sintesi dei punti salienti emersi durante l’assemblea
– I SOLDI
Tutto il territorio deve essere coeso nel volere il Dea di secondo livello. Tutti, sindaci, sindacati, associazioni, volontariato, profit e non profit. Vantaggi del Dea: attrattore di professionalità e quindi di nuovi settori di intervento sanitario. E soprattutto le risorse economiche per farlo che sono in mano ‘nostra’ e non della Regione che non li gestisce tramite ARIA. (!)
– RISORSE UMANE
Problema di reperimento e fidelizzazione delle risorse umane.
Offerta di posti ma non si presentano sufficienti candidati. Oppure il privato (cooperative) offre remunerazione allettante. Esempio calzante del ruolo di anestesista: stipendio primo impiego 2.800 euro. Con cooperativa impiego a ore e sedi diverse, esempio 12 ore settimanali di notturno, mensile pari a 12 mila euro! Il DG giustamente ha invocato la politica perché metta mano a questa vergogna e introduca, come accade già all’estero, la carriera del personale sanitario. Ancora, carenza di medici di medicina generale che peraltro devono dividersi con le case di comunità.
– NON SI CONOSCONO I BISOGNI
Problema di mancata conoscenza dei bisogni delle persone del territorio. La dottoressa Paola Mosa ha riferito che sta cercando di lavorare in tal senso…..(aggiungo io, sono anni!).
– PNRR
Eroga risorse su strutture esistenti, motivo dell’individuazione delle case di comunità a partire da Soresina. Intervento del sindaco di Ostiano, medico, che si è permesso un’abitazione al riguardo perché la distribuzione deve essere più baricentrica, perché si rischia di avvicinarsi ai muri e non alle persone. La sindaca di Grumello, medico, ha chiesto i tempi del nuovo ospedale. Si sono dimenticati della domanda.
– DEBOLEZZA DI CREMONA VERSO MANTOVA
Problema importante: Cremona è in competizione con Mantova per il Dea di secondo livello. Lo vogliono entrambe le città. E Mantova è più forte perché ha già molti reparti strutturati che Cremona non ha. In più l’Oglio Po è andato sotto Mantova e l’ha rafforzata.
Ognuno tragga le proprie considerazioni.
Maria Grazia Bonfante

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