“Parliamo per immagini: stringere la mano al Governatore Fontana sposando il progetto del nuovo ospedale e farsi poi fare una foto con i membri del comitato “No Ospedale” per guadagnare anche il loro consenso, non è capacità di ascolto, è tenere il piede in due scarpe. Saltare di palo in frasca è tipico di una politica poco seria, soprattutto quando si gioca con la salute (e il non meno importante diritto di informazione) dei cittadini.
Ma veniamo al vero tema, che è quello che più interessa i cremonesi e noi amministratori.
Se Portesani si è calato nel ruolo di risolutore dei grandi problemi che affliggono i cittadini, presentandosi come interlocutore con Regione Lombardia, perchè non ha chiesto risposte a Fontana sul Dea di secondo livello per Cremona? Il 2 dicembre scorso sulla stampa locale il Governatore annunciava una svolta imminente in merito al riconoscimento ma, ad oggi, è tutto bloccato.
Al di là di polemiche sterili, che non fanno il bene della cittadinanza, sarebbe più importante capire a che punto è il percorso per il Dea. Perchè questo è un tema bipartisan, che va oltre l’appartenenza politica e, aggiungo anche, la stessa campagna elettorale.
Ma vediamo di fare chiarezza anche sui disagi che, secondo Portesani, “dovrebbero sopportare i ricoverati per almeno 8-10 anni, tra il cantiere per la nuova costruzione e poi altri 3 anni per la demolizione».
Forse è il caso di ribadire che è vero proprio il contrario. I pazienti non saranno per 10 anni in un cantiere. Lo sarebbero stati con la ristrutturazione.
Il dialogo va sempre sostenuto, in tutte le sedi e soprattutto in tutti i contesti. Noi abbiamo incontrato, nel rispetto dell’ascolto reciproco, alcuni membri del comitato No ospedale e siamo disponibili a ripetere il confronto tutte le volte che sarà necessario.
C’è un detto cremonese che dice: incóo in sül péer, dumàan in sül pùm. Se questo approccio riguarda il futuro di una coalizione non è un grande problema perché siamo abituati alle piroette, ma se in gioco ci sono i servizi sanitari sul territorio allora è necessaria una riflessione.
Il candidato del centrodestra è favorevole o no al nuovo ospedale? Al comitato ‘No nuovo ospedale’ è sufficiente un’interlocuzione con Fontana rispetto a un percorso già avviato?”.
Andrea Virgilio
candidato sindaco del centrosinistra
3 risposte
Ma cosa vai dicendo? Tu sei uno dei principali sostenitori del nuovo ospedale, DEA o non DEA chissenemaifregato. A te e non solo a te interessa costruirlo, costi quel che costi e indipendentemente dalla sua incertissima funzione assistenziale. Se il sindaco è in qualche modo coinvolto nella tutela della salute dei suoi cittadini, sarà meglio farci tutti il segno della croce.
Anche l’ex senatore, deputato, sottosegretario e chi più ne ha più ne metta aveva dato per certa l’assegnazione del DEA di secondo livello, era la conditio sine qua non. Il sostenitore di Virgilio si arroga tanti meriti e tratta dall’alto in basso noi tutti comuni mortali. Ma lui e il suo PD hanno saputo fare promesse che poi non sono state mantenute. E per certi versi per fortuna!!! Cementificazione a tutto spiano! Non si capisce perché, per esempio,la Paullese sia stata sottoposta a un semplice ma utile raddoppio e su Mantova sia necessaria l’autostrada per raggiungere il Brennero e l’Adriatico, Trieste nella fattispecie per andare a fare visita al vescovo Trevisi. Ma daaai…
Quando andremo a votare potremo esprimere la nostra preferenza non solo sui candidati Portesani e Virgilio. Tacchini, Ceraso e Giovetti se ci siete… Sarebbe interessante che anche voi vi esprimeste, altrimenti noi seimila firmatari del movimento il nostro voto lo daremo altrove…a chi almeno ha cercato di ascoltare con interesse e senza la spocchia di chi ci dice che bisogna pensare al come.