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Ospedalino, entusiasti progettisti e costruttori, e i cittadini ringraziano

22 Ottobre 2022

Non solamente Cesare Beccaria, ma anche una grande parte della popolazione sarebbe probabilmente contraria alla re-introduzione della pena di morte per impiccagione. Eppure certamente qualcuno potrebbe fregarsi le mani alla notizia della prossima costruzione di un patibolo, specie se edificato con i soldi del popolo.  Diamo pure per scontata la soddisfazione del boia e dei parenti delle vittime alla notizia della sentenza, tuttavia non possiamo negare anche una certa soddisfazione da parte di tutti i professionisti in grado di fornire la loro opera per la costruzione di una forca sulla pubblica piazza. Un plauso sicuro da parte di onesti artigiani, falegnami, cordai, produttori e venditori di articoli per ferramenta, tecnici progettisti e lavoratori del tessile coinvolti nella produzione dei cappucci per gli impiccati. Tutta brava gente, che nulla c’entra con la funzione dell’erigendo patibolo e magari contraria alla pena di morte, ma che tuttavia, chiamata a fornire le proprie elevate competenze ad un progetto che senza di loro sarebbe assai difficile da portare avanti, svolge onestamente il proprio lavoro.

Immaginiamo anche, mutatis mutandis,   che chi ha deciso, all’oscuro della reale  situazione sanitaria della popolazione di una ipotetica cittadina (non ci si riferisce certo a Cremona), di abbattere un ospedale vecchio di cinquant’anni per costruire (con i soldi del popolo) un nuovo ospedalino, chieda il parere ai tecnici potenzialmente coinvolti nella sua progettazione ed edificazione, oppure ai rappresentanti del commercio e dell’industria del territorio, anch’essi possibili beneficiari della nuova costruzione: quante voci contrarie si leverebbero? Certamente molto poche, anche perché, in questa ipotetica situazione e a differenza del patibolo, la nuova costruzione verrebbe annunciata per il benessere dei cittadini tutti e, come se non bastasse, con l’aggiunta di parchi della salute, giardini e fontane, ricchi premi e cotillons. Rimarrebbero  tuttavia oscuri i dettagli sulle sue funzioni, così come lo stato di salute della popolazione alla quale dovrebbe servire.

In fondo tutti sanno che una forca serve ad appendere per il collo i colpevoli di gravi reati, mentre non è ancora chiaro in che modo un nuovo ospedale potrà fornire risultati migliori, in termini di salute, rispetto all’attuale.  Davanti a siffatte prove di astuzia politica, capaci di convincere persino il primo cittadino di quella ipotetica città ad aderire al progetto, ci si chiede quale sarebbe il parere sul conflitto in corso da parte dei fabbricanti di armamenti oppure, più modestamente, quale potrebbe essere l’opinione del salumiere sui vantaggi dietetici di una alimentazione a base di insaccati e insalate russe. Ancora una volta, tra lazzi e frizzi, i cittadini di quell’ipotetica città riconoscenti ringraziano.

 

Pietro Cavalli

 

 

2 risposte

  1. I medici, gli infermieri e i professionisti del settore che per primi , insieme ai pazienti, avranno a che fare con il progetto di costruzione e distruzione non sono stati interpellati. Chi ha iniziato lo studio epidemiologico, fantomatico, mai completato o comunque mai divulgato pure non è stato interpellato. I cittadini cremonesi che subiscono e subiranno disagi e difficoltà non sono stati interpellati. C’è qualcosa che non quadra!

  2. Ha ragione la Sig.Piera, siamo di fronte ad un’operazione con troppi lati oscuri. Definirla clientelare e’ eccessivo? Ci smentiscono, se possono

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