Ospedale. Desenzano oome Cremona, ma là il PD è in prima linea

7 Agosto 2024

“Desenzano, nuovo ospedale: «Oltre 50 realtà chiedono un confronto con la Regione»” (QuiBrescia-08/07/24).

È l’ennesima replica (triste) della storia di Maometto e della Montagna. Una storia cremonese dove la granitica inamovibilità della Montagna rappresenta il PD, motore immobile della politica locale, ma pure le altre realtà politiche e associative (al netto di ISDE e Movimento 5 Stelle), tutti contattati a ripetizione con la tenacia del ciuco, da novembre 2023 a oggi con appelli al PD regionale (rivolti a un ventaglio di consiglieri) e nazionale (segretarie Schlein, Sereni, Bonaldi) e ai consiglieri regionali di vari gruppi, a sindacati, ordini professionali ed enti sanitari territoriali, al Presidente della Provincia, a 50 sindaci.                                                                               

Ma Cremona resta figlia di un dio minore per quello stesso PD che a Brescia ha messo le ruote alla Montagna muovendosi in autonomia rispetto al progetto, foriero di problemi per l’utenza, di demolire e ricostruire l’ospedale di Desenzano (nella foto centrale). Lo documenta la stampa locale bresciana: il Circolo PD di Desenzano ha organizzato motu proprio un ‘Tavolo delle forze politiche’ e ha promosso tre incontri partecipati da 50 realtà territoriali tra cui sindacati, associazioni di categoria e del territorio, liste civiche cittadine, partiti quali PD, 5 Stelle, Azione, Italia Viva, PSI, AVS. Nei tre incontri si è condivisa la necessità di investire su un ospedale riqualificato, si sono evidenziate le criticità dello studio di fattibilità dell’ASST del Garda e dell’ analisi dei costi (di molto sottostimati) e si è eccepito che non si sia considerata l’ opzione di riqualificare il vecchio, per concludere “….è ormai palese che lo studio di fattibilità mirava solo a giustificare la decisione già presa di sostituire l’attuale con un nuovo ospedale”.

Si chiede ora alla Regione di confrontarsi “con cittadini, realtà associative e partiti per rispondere ai reali bisogni di sanità del territorio nel rispetto dell’ ambiente e senza spreco del denaro pubblico”.

A Cremona, PD e dintorni lasciano che un Comitato epigone di Maometto arranchi in solitaria verso la Montagna moltiplicando gli appelli in nome del diritto di 200.000 cittadini a una sanità pubblica che si faccia carico di livelli di galoppante senescenza e aumento dei tassi di cronicità cui non possono rispondere i muri nuovi di un progetto costoso e ambizioso che scarica sul territorio sguarnito di servizi 25.000 giorni di degenza per acuti, hospice, cronicità, prevenzione in attesa che sia il privato a tappare i buchi.

Cremona si conferma la parente povera della politica anche di sinistra, Cenerentola rispetto a Brescia dove il PD, altri partiti, sindacati, associazioni fanno in autonomia quello che qui non si fa, ma che il Comitato insisterà a chiedere a ogni livello e in rete, come già pattuito, con chi in territorio bresciano e lombardo avanza le stesse richieste

 

Gianluca Franzoni

Rosella Vacchelli                                         

Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell’ospedale di Cremona

 

7 risposte

  1. A Desenzano si ripresenta la stessa identica situazione di Cremona, l’attuale ospedale è circondato da un grande parco verde ed è lì che costruiranno il nuovo. Probabilmente in Lombardia non si vergognano a consumare inutilmente suolo.

  2. A meno che il PD cremonese e i suoi esponenti locali non siano obbligati a rispettare il volere di chi li ha in pugno e che ha deciso che l’ospedale si debba fare. Come non obbedire a qualcuno che ha magari molto da offrire e che già ha regalato molto… In ogni caso è insopportabile il silenzio e l’indifferenza dei nostri politici, tutti, che hanno preferito ignorare il problema e la faccenda. A parte Pizzetti che già si espresso: l’ospedale si farà, bisogna solo decidere come. Figli di un dio minore, da ogni punto di vista. La politica da noi MAI si metterà contro il potere del denaro.

  3. Il PD nostrano non vede, non sente e non parla perché è complice con la destra regionale nel volere sia il nuovo ospedale che l’autostrada CR-MN, a questo punto non mi stupirei se diventasse di dominio pubblico la complicità di qualche potentato; e’ noto che la politica non muove un passo senza l’avvallo di “quelli che contano “.

  4. Caro ingenuo, preziosissimo comitato che dai voce ai cittadini, ti aspetti forse che dall’alto Schlein e compagnia bella mettano in riga il PD cremonese? Quelli si occupano di altro! Qui siamo in balìa del dio denaro, questo l’hanno capito anche i sassi e chi tace ( il neo sindaco, il vecchio sindaco, gli assessori che sono vecchi pure loro, Pizzetti) acconsente. E qui i politici tacciono tutti. Salvo poi, quando tutto è ormai deciso, presentare interrogazioni inutili che servono solo a mettersi a posto la coscienza e gettare fumo negli occhi! Oggi è il compleanno dell’architetto Michele de Crecchio: lodi sperticate a lui come professionista, urbanista, insegnante e come persona onesta. Che cosa ne pensa del PD cremonese Michele de Crecchio? Al PD cremonese non interessa, meglio sorvolare: troppo rischioso!

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