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All’ospedale un piccolo panettone a ogni paziente

25 Dicembre 2024

Un piccolo panettone accompagnato da un biglietto di auguri su ogni vassoio,
per esser vicini a chi trascorrerà le festività in reparto a Cremona e Oglio Po

Anche quest’anno, in occasione del Natale, l’Asst di Cremona ha voluto offrire un piccolo pensiero a tutti i ricoverati dell’ospedale di Cremona e Oglio Po. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Cirfood, gestore del ristorante aziendale che si occupa dei pasti destinati a degenti e dipendenti ospedalieri.

Sul vassoio del pranzo di Natale ogni degente (oltre 500 persone) troverà in dono un piccolo panettone e un biglietto di auguri personalizzato con la scritta: «Per te. È Natale anche in ospedale».

Un gesto simbolico di vicinanza a chi, purtroppo, si vede costretto a trascorrere le festività in ospedale.

«L’idea di accompagnare il pasto di Natale con un biglietto di auguri è nata ormai qualche anno fa, ed è subito stata accolta dalla Direzione di ASST Cremona e da Cirfood con entusiasmo», spiega Stefania Mattioli, responsabile comunicazione e relazioni esterne di ASST Cremona.

«È tradizione aziendale realizzare e accogliere in questo periodo dell’anno (e non solo) iniziative dedicate a tutti coloro che vivono l’Ospedale, dai pazienti agli operatori, dai familiari ai volontari. Un ringraziamento speciale anche a Fantigrafica S.r.l che ha donato la stampa dei bigliettini di auguri», conclude Mattioli.

Il desiderio di Cirfood  è regalare un momento di spensieratezza e socialità a chi è ricoverato, per ritrovare i profumi di casa anche in situazioni di complessità e preoccupazione.

 

2 risposte

  1. Che pensiero gentile! Peccato che i pasti quotidiani siano una vera sciagura! Che se uno deve tirarsi su a forza di minestrine ( pastina che nuota nell’acqua), purè, similprosciutto di plastica e formaggini scadenti… Vergogna!

    1. Si chiama ‘narrazione’ che va per strade preferibilmente lontane dalla realtà ma che piace molto di questi tempi. E intanto che ce la raccontano, ci preparano la vera festa rappresentata dal nuovo ospedale, inutile, ambizioso, costoso, che di fatto ridurrà i servizi a un’utenza già ora costretta ad una mobilità passiva in misura del 28% e che, sottraendo soldi (i nostri soldi) al SSN, diventa un assist all’avanzare del privato sul nostro territorio (così pagheremo 2 volte un servizio dimezzato).

      “Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell’Ospedale di Cremona”

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