Si parla troppo poco di pallanuoto, eppure in Italia questo splendido sport di squadra non tradisce mai. In realtà si parla troppo poco di tutto ciò che non è calcio.
Nei giorni scorsi si sono svolte a Belgrado le sfide conclusive della Coppa LEN, la competizione pallanuotistica europea maschile riservata alle squadre di club. L’Italia era rappresentata da ben due compagini, Brescia e Pro Recco. Quest’ultima, dopo essersi aggiudicata l’accesso in finale, battendo i tedeschi dell’Hannover e gli spagnoli del Barceloneta, ha conquistato l’ambito trofeo, la nona Champions della sua storia, vincendo 9 a 6 contro gli ungheresi del Ferencvaros Telekom. Per Brescia il sogno di tentare di giocare per la vittoria si è infranto in semifinale, perdendo proprio ad opera dei magiari.
Sarebbe stato un trionfo pieno quello di vedere una finale tutta italiana, una sorta di rivincita dopo le sfide scudetto, che alla fine Brescia si è aggiudicata. Ma il fatto che l’Italia ponga due club al primo e terzo posto in Europa è certamente un grande risultato. Questo dimostra che la scuola italiana di pallanuoto è sicuramente ai vertici europei, ma anche mondiali. In ogni appuntamento importante il Settebello c’è e porta a casa piazzamenti di tutto rispetto. Segno che, come dicevamo, il livello della pallanuoto in Italia è elevatissimo. Uno sport di squadra che si basa su giocatori dalle grandi doti fisiche e caratteriali: impegno continuo e forza di volontà. Molto faticoso, insomma, e purtroppo inspiegabilmente poco reclamizzato e conosciuto, nonostante i risultati eccellenti che il nostro Paese riesce a raggiungere.
Cremona in un certo senso era rappresentata ieri sera a Belgrado: sulla panchina ungherese come capo allenatore sedeva Zsolt Varga, grande giocatore della Pallanuoto Bissolati dal 2004 al 2008; mentre tra i dirigenti del Recco figura Giacomo Pastorino, il portiere ligure che stava tra i pali della Bissolati più o meno negli stessi anni. Bei tempi!
Ora i giocatori convocati in Nazionale continueranno la preparazione per le prossime olimpiadi di Tokyo, e Alessandro Campagna avrà a disposizione ragazzi con notevoli soddisfazioni alle spalle, ma sicuramente alla ricerca di altre.
Nel 2012 Cremona ospitò il Settebello alla vigilia delle olimpiadi di Londra, quando si classificò al secondo posto dietro alla Croazia. Il consigliere comunale con delega allo sport della giunta Perri, Marcello Ventura, portò in città la Nazionale già allenata da Alessandro Campagna. Venne disputata la sfida di World League contro la Gran Bretagna, e si era in procinto di festeggiare l’anno successivo Cremona come Città europea dello sport. Gli spalti allestiti a bordo vasca erano gremiti da un pubblico entusiasta nel poter ammirare i campioni della pallanuoto, molti dei quali sono tuttora in attività. I ragazzini della Bissolati vissero giorni emozionanti per il fatto che i loro punti di riferimento sportivi seppero coinvolgerli e mettersi al loro fianco con disponibilità e simpatia. Campioni sì, ma non sul piedistallo come spesso succede in altri ambiti.