Ventura (FdI): sul parcheggio di via Dante nessun controllo

23 Marzo 2023

Immagino che ci sia curiosità sui continui rinvii dei lavori per la realizzazione del parcheggio di via Dante a Cremona vicino alla stazione. Ogni opera importante che deve fare la sinistra da sempre (vedi piazza Marconi) si perde in lungaggini da notte dei tempi fino a quando non subentra il privato. La cronica incapacità di dare indirizzi politici ai dirigenti su come impostare le
pratiche è evidente….. E vado a spiegare cosa intendo.

La prima gara è stata nella primavera scorsa ed è stata vinta da una ditta della Campania che ha abbandonato l’appalto prima dell’estate per mancanza di dipendenti con tentativi andati a vuoto di appoggiarsi a ditte in loco. Ecco che nell’autunno scorso un’altra gara viene fatta e viene vinta da Consorzio Ventimaggio, un consorzio siciliano che lavora già per il Comune di Palazzo Pignano. Questo consorzio non apre la posizione alla Cassa Edile per i dipendenti in quanto dice di non averne e subappalta alla società siciliana Ital Group srl che ha tre dipendenti che lavorano già per Palazzo Pignano. Quindi sono gli stessi 3 su due cantieri? Come fanno in 3 a fare lavori così importanti? Il ritardo dei lavori allora, oltre al ritardo nell’arrivo dei materiali, è dovuto alla mancanza di operai? Ecco però che dalla Ital Group vengono ancora subappaltati i lavori alla PMM srl di Messina. Anche questa con 3 dipendenti.

Ma ora inizia il bello: tutte le ditte fanno parte dello stesso Consorzio. Ora mi domando visti tutti questi giochini: ma c’è un controllo dei subappalti o sono subappalti non regolamentati dal codice degli appalti? C’è una effettiva verifica da parte degli uffici preposti?

Altra novità è che la ditta Ital Group che ha ceduto alla PMM però nel frattempo lavora per l’Aler sulle manutenzioni. Ma sempre con gli stessi 3 operai?

E qui veniamo alle scelte politiche ed agli indirizzi politici. Ma perché fare aste pubbliche dove chiunque in Italia può partecipare aggiudicandosi gli appalti solo con offerta a massimo ribasso (mai controllato) e non fare come prevede la normativa fino a euro 1.500.000,00 di lavori la procedura negoziata ad inviti magari per aziende del territorio nostro o limitrofo che prevede
offerta economicamente più vantaggiosa?

Perché il Comune non adotta questa procedura? Inoltre mi piacerebbe sapere se già per queste gare o almeno dalle prossime, il Comune ha contezza che i capitolati siano stati aggiornati con il listino prezzi opere pubbliche di Regione Lombardia, quindi riadeguando l’importo contrattuale a base di gara.

Faccio presente che esistono enti ispettivi e servizi di vigilanza del territorio che sarebbe opportuno intervenissero con sopralluoghi per verificare quale sia la manodopera impiegata realmente tra Palazzo Pignano-Comune di Cremona-Aler, visto che stiamo parlando di finanziamenti pubblici alcuni dei quali tramite PNRR!

Non è il caso di capire queste scatole cinesi dei vari subappalti tutti però riconducibili ad aziende facenti parte di un unico consorzio?

Ecco, credo che i cittadini, i pendolari, che vivono sulle proprie spalle questo cantiere pubblico infinito, che ripeto è prerogativa della sinistra cremonese nelle lungaggini, debbano essere messi al corrente con la verità di ciò che sta succedendo. Sarà mia cura sollecitare gli enti ispettivi ed i servizi di vigilanza del territorio per arrivare alla verità, e nel frattempo qualche risposta chiara ed esaustiva me la aspetto in quanto dovuta.

 

Marcello Ventura

capogruppo Fratelli d’Italia Consiglio comunale Cremona

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *