Immagino che ci sia curiosità sui continui rinvii dei lavori per la realizzazione del parcheggio di via Dante a Cremona vicino alla stazione. Ogni opera importante che deve fare la sinistra da sempre (vedi piazza Marconi) si perde in lungaggini da notte dei tempi fino a quando non subentra il privato. La cronica incapacità di dare indirizzi politici ai dirigenti su come impostare le
pratiche è evidente….. E vado a spiegare cosa intendo.
La prima gara è stata nella primavera scorsa ed è stata vinta da una ditta della Campania che ha abbandonato l’appalto prima dell’estate per mancanza di dipendenti con tentativi andati a vuoto di appoggiarsi a ditte in loco. Ecco che nell’autunno scorso un’altra gara viene fatta e viene vinta da Consorzio Ventimaggio, un consorzio siciliano che lavora già per il Comune di Palazzo Pignano. Questo consorzio non apre la posizione alla Cassa Edile per i dipendenti in quanto dice di non averne e subappalta alla società siciliana Ital Group srl che ha tre dipendenti che lavorano già per Palazzo Pignano. Quindi sono gli stessi 3 su due cantieri? Come fanno in 3 a fare lavori così importanti? Il ritardo dei lavori allora, oltre al ritardo nell’arrivo dei materiali, è dovuto alla mancanza di operai? Ecco però che dalla Ital Group vengono ancora subappaltati i lavori alla PMM srl di Messina. Anche questa con 3 dipendenti.
Ma ora inizia il bello: tutte le ditte fanno parte dello stesso Consorzio. Ora mi domando visti tutti questi giochini: ma c’è un controllo dei subappalti o sono subappalti non regolamentati dal codice degli appalti? C’è una effettiva verifica da parte degli uffici preposti?
Altra novità è che la ditta Ital Group che ha ceduto alla PMM però nel frattempo lavora per l’Aler sulle manutenzioni. Ma sempre con gli stessi 3 operai?
E qui veniamo alle scelte politiche ed agli indirizzi politici. Ma perché fare aste pubbliche dove chiunque in Italia può partecipare aggiudicandosi gli appalti solo con offerta a massimo ribasso (mai controllato) e non fare come prevede la normativa fino a euro 1.500.000,00 di lavori la procedura negoziata ad inviti magari per aziende del territorio nostro o limitrofo che prevede
offerta economicamente più vantaggiosa?
Perché il Comune non adotta questa procedura? Inoltre mi piacerebbe sapere se già per queste gare o almeno dalle prossime, il Comune ha contezza che i capitolati siano stati aggiornati con il listino prezzi opere pubbliche di Regione Lombardia, quindi riadeguando l’importo contrattuale a base di gara.
Faccio presente che esistono enti ispettivi e servizi di vigilanza del territorio che sarebbe opportuno intervenissero con sopralluoghi per verificare quale sia la manodopera impiegata realmente tra Palazzo Pignano-Comune di Cremona-Aler, visto che stiamo parlando di finanziamenti pubblici alcuni dei quali tramite PNRR!
Non è il caso di capire queste scatole cinesi dei vari subappalti tutti però riconducibili ad aziende facenti parte di un unico consorzio?
Ecco, credo che i cittadini, i pendolari, che vivono sulle proprie spalle questo cantiere pubblico infinito, che ripeto è prerogativa della sinistra cremonese nelle lungaggini, debbano essere messi al corrente con la verità di ciò che sta succedendo. Sarà mia cura sollecitare gli enti ispettivi ed i servizi di vigilanza del territorio per arrivare alla verità, e nel frattempo qualche risposta chiara ed esaustiva me la aspetto in quanto dovuta.
Marcello Ventura
capogruppo Fratelli d’Italia Consiglio comunale Cremona