Quando si tratta di nomine, la Provincia di Cremona va in difficoltà. E’ successo nelle settimane scorse quando si è riunita la Comunità del Parco Oglio Nord, per l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2022-2024 e per la surroga del membro
dimissionario del Consiglio di gestione. Essendo il membro dimissionario stato eletto nel territorio della provincia di Cremona, per ‘rispetto territoriale’ la candidatura doveva essere presentata dagli enti pubblici di Cremona (Comuni e Provincia). La Provincia di Cremona, come era prassi, avrebbe dovuto convocare i Comuni per agevolare la condivisione di un nominativo da presentare, ma per due volte questo non è avvenuto. A questo punto i Comuni soci, qualche giorno prima del termine di presentazione, per evitare di non avere candidature, si sono organizzati autonomamente e hanno presentato una candidatura sottoscritta dal 90% dell’assemblea, quella ldi Luigi Verani.
La questione sembra risolta, invece la Provincia di Cremona, senza comunicare ai sindaci alcunché ha fatto presentare in autonomia una candidatura sostenuta dal proprio delegato Matteo Gorlani, in alternativa a quella dei Comuni. Ma il candidato presentato dalla Provincia è residente a Trigolo che non è socio del Parco. Inevitabile l’imbarazzo e la sorpresa soprattutto tra i rappresentati delle Province di Brescia e Bergamo. L’Amministrazione provinciale di Cremona ha ritirato il proprio candidato e in una successiva votazione la Comunità del Parco ha approvato con una sola astensione (bergamasca) il candidato proposto autonomamente dai Comuni cremonesi. Fabio Grassani, commissario Lega Nord di Cremona commenta in questo modo la vicenda: «Il discorso di benvenuto del presidente Mirko Signoroni ai nuovi consiglieri provinciali freschi di insediamento, verteva sui concetti di coinvolgimento e di condivisione degli obiettivi con tutti
gli attori del territorio. Un impegno importante e un invito a ciascuno a fare la propria parte, superando preconcetti e divisioni. Spiace constatare che per una tra le prime partite in agenda, peraltro non particolarmente complessa quale è stata la surroga del rappresentante
‘cremonese’ nel direttivo del parco Oglio Nord, non c’è stata traccia di questo percorso, che è stato lasciato all’iniziativa e alla buona volontà dei sindaci mentre la Provincia lavorava ‘da sola’. I margini per un cambio di rotta ci sono, la disponibilità alla condivisione auspicata dal
presidente anche, ma è evidente che tutto deve partire da un patto di territorio che deve ancora essere costruito».
Sulla questione interviene anche Carlo Malvezzi, responsabile Enti locali di Forza Italia Cremona, «La Provincia – commenta – è un ente di secondo livello che dovrebbe rappresentare la Casa dei Comuni, cioè un’istituzione a servizio del territorio, in continuo ascolto e dialogo con gli enti locali. Registriamo con rammarico che, nonostante reiterati appelli a ricercare punti di unità e di collaborazione tra gli amministratori pubblici, gli eletti nel consiglio provinciale e i corpi intermedi per rafforzare il nostro territorio nell’ambito regionale e nazionale, la Provincia sta agendo come soggetto politico, seguendo logiche di maggioranza/minoranza, mortificando, nei fatti, la natura stessa dell’ente. Anziché essere alleato e interlocutore privilegiato dei Comuni, la Provincia rischia così di trovarsi distante, se non addirittura in contrasto, con la volontà degli enti che dovrebbe rappresentare. È quanto accaduto con la surroga di un consigliere del Parco Oglio Nord in occasione della quale si sono manifestati tutti i limiti di questo approccio di potere. Confidiamo che si possa quanto prima superare questa incomprensibile fase di incertezza che impedisce all’ente di operare con efficacia e concretezza nell’interesse dei cittadini».