Ho riflettuto a lungo sul mio impegno per dar vita ad una lista civica autonoma ‘PRO CREMA’ per partecipare alle elezioni comunali del 2022, con lo scopo di lavorare per un cambiamento funzionale ad una città più accogliente, più vivibile, più bella. Per costruire una città proiettata nel futuro e capace di soddisfare le aspettative di molti cittadini. Per far diventare Crema leader del nostro territorio. Per realizzare un progetto capace di coagulare le risorse che il Cremasco offre, con l’obiettivo di rilanciarlo non solo nella provincia di Cremona, ma anche all’interno della comunità lombarda.
Dopo avere riflettuto a lungo e tratto le dovute considerazioni, ho deciso di fare un passo indietro. Ritengo più congeniale alle mie capacità e ai miei interessi l’incarico che attualmente ricopro di presidente della Fondazione ADI Compasso d’Oro e vice presidente dell’ADI -Associazione Disegno Industriale – per promuovere il sistema del design industriale italiano nel mondo. Nel futuro prossimo, infatti, oltre a far conoscere il nuovo ADI Design Museum, avrò importanti impegni a livello internazionale.
Pertanto dedicherò tutte le mie energie per diffondere ed esportare la cultura del made in Italy nel mondo in questo particolare momento di difficoltà, stimolando le nuove generazioni a intraprendere progetti che sviluppino l’ingegno e la creatività, in un ambiente sostenibile.
A prendere questa decisione ha contribuito anche il confronto con mia moglie e i miei figli che mi hanno aiutato a riflettere su alcune circostanze oggettive che avrebbero reso molto gravoso un eventuale incarico di sindaco.
In base a tutto questo ho preso la decisione di rinunciare a candidarmi sindaco di Crema e proseguire con l’incarico che ricopro da circa 4 anni, senza dimenticare di dare il mio costruttivo contributo anche a livello territoriale.
È una scelta che mi pesa, ma dettata dall’onestà e dalla convinzione che un eventuale lavoro di sindaco non potrei svolgerlo con la dedizione che questo ruolo così prestigioso e impegnativo richiede.
Umberto Cabini