Alessandro Portesani, candidato sindaco per il centro-destra a Cremona, oggi ha annunciato l’ampliamento della coalizione con l’ingresso del Partito Pensionati + Salute. “Anche a nome dei partiti della nostra coalizione sono felice di accogliere nel nostro progetto di cambiamento della città il partito Pensionati + Salute” afferma Portesani. “Ha apportato un contenuto programmatico concreto e realizzabile, finalizzato a promuovere il benessere delle persone anziane della comunità cremonese. Con questo nuovo ingresso la coalizione di centro-destra dimostra la solidità del proprio progetto politico per il governo della città, con il quale intende fornire e risposte ai bisogni di tutti i cittadini.”
“Oggi assicuriamo l’appoggio politico all’amico candidato sindaco Alessandro Portesani”, ha spiegato il senatore Giacinto Boldrini responsabile del partito in un intervento scritto. “Ringrazio lui e tutti voi rappresentanti dei vari partiti di area Centro-Destra, per averci accettato nel gruppo.
Giuseppe Bruno ha illustrato i temi su cui la lista si farà attiva “incentivare l’Adi (assistenza domiciliare integrata) con un’informazione e coinvolgimento di prossimità. Incentivare il più possibile la figura del caregiver, con costanti corsi di formazione per sostenere economicamente le famiglie e tenere i nostri anziani nel loro habitat naturale”. Bruno ha sottolineato l’importanza della “collaborazione con le case di riposo locali per offrire alle familiari garanzie di sostenibilità delle rette e servizi idonei per garantire una vita dignitosa e serena agli ospiti”. Ha chiesto con forza un intervento sul manto stradale per quanto concerne i marciapiedi che sono motivo di cadute frequenti, in particolare fra gli anziani e sul manto stradale in maniera appropriata”. E un altrettanta attenzione al tema delle truffe e della criminalità verso gli anziani su cui l’amministrazione, a differenza del passato, può essere determinante.
All’incontro, oltre a Alessandro Portesani, sono stati presenti :Giuseppe Bruno, Andrea Barbieri, Adelio Pegori, Giorgio Piacentini e Simona Ansoldi.
Una risposta
Non è certo la prima volta che un “partito dei pensionati” compare sulla scena politica locale e lombarda in particolare. Ricordo come, quasi mezzo secolo orsono, un partito che aveva una quasi identica denominazione era riuscito persino ad ottenere un numero di firme sufficienti per far indire un “referendum” al riguardo dei “comprensori” che la legge regionale urbanistica allora saggiamente prevedeva per meglio coordinare le previsioni urbanistiche tra comuni contigui (non ho mai capito per quale motivo tale disposizione potesse contrastare con gli interessi dei pensionati lombardi!). Sta di fatto che, per evitare l’indizione del referendum, la giunta regionale di allora (credo con le sole perplessità dell’assessore Olcese) decise, in tutta fretta, di stralciare tale disposizione dal vigente testo di legge. Iniziò così la lenta, ma progressiva, “retromarcia” della nostra Regione sulle tematiche urbanistiche, “retromarcia” della quale vediamo oggi le pesantissime conseguenze sulla gestione del territorio!