“Fontana dice che per l’agricoltura non può fare di più. Non è vero! Una delle questioni su cui la Regione Lombardia potrebbe fare di più, e non fa, riguarda proprio la diffusione della peste suina. Gli allevatori sono preoccupati, e noi con loro. La situazione si sta aggravando e ogni ritardo rischia solo di facilitare l’estendersi dell’epidemia”, lo dicono Matteo Piloni, Marco Carra e Roberta Vallacchi, consiglieri regionali del Pd, che fanno il quadro della situazione Psa in Lombardia e lo riportano dentro a una mozione appena depositata che parla di azioni di contrasto alla malattia.
Mozione che impegna la Giunta regionale a “individuare opportune aree di depopolamento da cinghiale su tutto il territorio regionale, in particolare e prioritariamente, nelle province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova e nella Città Metropolitana di Milano; aumentare notevolmente il prelievo di cinghiali selvatici nelle stesse province, come pure il prelievo e l’analisi di campioni sui suini da allevamento, in particolare nelle province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova; installare una segnaletica adeguata che informi sui comportamenti da tenere al fine di limitare il contagio e che dia notizia di quanto si sta facendo nelle quattro province; valutare il divieto al pascolo dei suini e che siano poi sostenute dalla Regione le spese per l’acquisto di paglia e foraggio per gli allevatori interessati dalla restrizione; sospendere i mutui per le aziende colpite dalla Psa; riunire urgentemente il Got, il Gruppo operativo territoriale regionale, definendo ruoli e responsabilità; incrementare il numero del personale veterinario e aumentare la dotazione per garantire sicurezza nelle attività di controllo e prevenzione; coinvolgere maggiormente gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) nelle azioni di depopolamento, monitoraggio e ricerca delle carcasse; cofinanziare l’installazione in tutti gli allevamenti suinicoli lombardi delle strutture e delle tecnologie di sanificazione e anticontagio; chiedere al commissario straordinario Vincenzo Caputo l’intervento dell’Esercito al fine di limitare e controllare il contagio e per una campagna di ricerca di carcasse infette nelle province meridionali della Lombardia, come già avviene in Val Trebbia”, elencano Piloni, Carra e Vallacchi.
“Ricordiamo che il 50% del patrimonio suinicolo nazionale è allevato in Lombardia e che il solo settore suinicolo nella fase di allevamento genera un valore stimato in oltre 3 miliardi di euro, pari al 5,7% dell’intera produzione agricola, dando lavoro a 70mila addetti. È urgente circoscrivere la Psa ed evitare che si diffonda ancora in altre province della nostra regione, a partire da quelle di Cremona, Lodi e Mantova”, concludono i dem.