Petizione sul caso Tamoil, si allarga il fronte politico

15 Marzo 2025

Conferenza stampa sul caso Tamoil oggi, e presentata seconda mozione, a quattro firme: Andrea Carassai Forza Italia, Jane Alquati Lega, Alessandro Portesani Novità a Cremona e Paola Tacchini Movimento 5 stelle Cremona & Cremona Cambia Musica. Ho aderito convintamente perché è una questione molto importante per tutta la città.

Ecco i punti del Movimento 5 stelle Cremona & Cremona Cambia Musica

Oggi siamo qui per affrontare una questione di come utilizzare delle risorse ottenute grazie ad un risarcimento di una causa di valore ambientale. L’impatto causato da Tamoil ha avuto conseguenze significative sulla nostra comunità e sull’ecosistema locale. È nostro dovere, quindi, non solo affrontare le conseguenze di questi danni, ma anche trasformarli in un’opportunità per il miglioramento ambientale e sociale della nostra città. Il risarcimento che ci aspettiamo rappresenta non solo un atto di giustizia, ma anche un’opportunità per investire in azioni concrete che possano compensare i danni subiti. Proponiamo di destinare questi fondi a iniziative di compensazione ambientale che possano beneficiare direttamente Cremona e i suoi abitanti.
Le nostre proposte includono:
1. Investire in progetti di riforestazione che non solo miglioreranno la qualità dell’aria, ma offriranno anche spazi di aggregazione per la comunità, come ad esempio le “green belt” (per noi barriere verdi) proposte dall’assessore al verde per diminuire l’impatto delle polveri sottili nelle strade ad alta percorrenza.
2. Recupero di aree inquinate e trasformazione in spazi pubblici, contribuendo a restituire alla città ambienti sani e fruibili.
3. Centraline di monitoraggio dei livelli di particolati nei pressi di scuole ed edifici di pubblica utilità.
È cruciale che questi fondi vengano utilizzati in modo trasparente e responsabile, garantendo che ogni euro sia investito in iniziative che abbiano un impatto positivo e duraturo sulla nostra comunità.
Vogliamo trasformare una situazione di danno in un’opportunità per il rilancio e il miglioramento della qualità della vita a Cremona. Chiediamo il supporto di tutti per portare avanti questa importante iniziativa.
Vogliamo far capire che qui non è una questione di posizioni o ideologie politiche, ma il senso della parola POLIS, quella che tutela l’interesse dei cittadini.

 

Paola Tacchini

consigliere comunale Cremona

Nella foto centrale Jane Alquati, Andrea Carassai, Sergio Ravelli, Alessandro Portesani, Paola Tacchini

7 risposte

  1. E Fratelli d’italia non c’è? Penso che prima di proporre bisogna capire qualcosa della situazione locale. A che serve proporre una forestazione se poi non si prevede la cura degli alberi com’è successo ad esempio nel boschetto sotto a destra del cavalcavia della via Mantova uscendo dalla città? E in tanti altri casi cittadini? Se la manutenzione viene considerata un optional o come ho letto neppure prevista all’interno di questo progetto di riqualificazione coi fondi Tamoil? A che serve fare del verde se poi lo si lascia seccare o marcire, perché questo è un po l’andazzo ideologico pseudoecologista? L’importante è forestare, poi del resto alla spera in Dio? Come per tanti alberi cittadini da me indicati in cattive condizioni ma da nessuno dei tanti bravi ecologisti ora scesi in campo, neppure presi in considerazione. Ma se un domani una di queste piante citate cadesse e facesse grossi danni alle persone, con chi ve la prendereste?

  2. Manca clamorosamente la posizione di FdI, che si sono espressi con Cappelletti e Olzi , ma per ora non hanno sottoscritto nulla. Forse bisogna aspettare e riflettere ancora un po’ per firmare. O forse Ventura non ha dato il via libera o meglio lo sciogliete le righe. Effettivamente poi come la metterebbe con l’alleato Pizzetti? Dicono che a pensare male si fa peccato…

    1. ”Forza Italia non ha voluto invitarci. Di questa iniziativa sono venuto a conoscenza anch’io a mezzo stampa. Hanno perso un’occasione per uscire compatti. Poco strategici”. Così Marco Olzi di Fratelli d’Italia.

  3. E poi “le green belt” cosiddette. Perché non usare l’italiano per dire più o meno la stessa cosa già detta e cioè “riforestazione”? Eppoi proporle come luoghi di aggregazione? Per come sono adesso, quelli già esistenti, per volpi e serpenti, forse ci arriva anche qualche capriolo o lupo ma comunque luoghi abbastanza impervi per gli umani per cui se proprio si vuole trasformarli in luoghi di aggregazione umana, altro che manutenzione ordinaria ci vuole. Ci avete pensato prima di proporre nuovi boschi/foreste? E dei prati che stanno scomparendo sotto la pressione aggressiva dell’agricoltura ci avete mai pensato? Non solo bosco perché anche i prati, recuperando quelli non più sfruttati o salvando quei pochi rimasti, sono natura fondamentale, soprattutto per gli insetti impollinatori. E poi…

  4. E poi le centraline, ah certo cruciali, in vicinanza di scuole s è scritto. Ok qualcosa ci sta, ma una volta appurato che i livelli di particelle nocive in quelle aree hanno varcato una certa soglia di sicurezza che si fa? Si chiudono le scuole per 3 giorni così come in Australia chiudono le spiagge dopo un attacco mortale da squalo? E poi si ricomincia come prima? Senza che nulla incida sul traffico o su altri fattori inquinanti? O si pensa in concomitanza di fare qualcosa anche per questo?
    Il mio timore è che, presi dall’entusiasmo dei soldi da spendere, una volta ottenuti, si rischi di fare un bel buco nell’acqua, di sprecare anziché spendere risorse e allora se proprio tanto ci teniamo al verde, incominciamo a salvaguardare il verde già esistente ma lasciato andare alla malora per una mancata manutenzione (ah già ma questa non è neanche una opzione da parte vostra, se ho ben letto), liberandolo dalle rampicanti e curando dove c’è da curare, dandogli da bere in condizioni di siccità, eventualmente potando se a rischio dei cittadini….quello che si è fatto ben poco per decenni….

  5. Credo che persino Pizzetti debba prendere atto che non è aria ..o meglio che i cremonesi vogliono un’altra aria.
    Con la sua solita protervia è riuscito a saldare un fronte trasversale che tiene insieme partiti, gruppi consigliari, associazionismo e liberi cittadini.
    Ciò che si chiede non si pone in alternativa con la necessità di curare il decoro e di migliorare le condizioni di vivibilità della città anche dal punto di vista della sicurezza, ma ciò deve essere realizzato con risorse dedicate e ricercate partecipando a bandi con progetti credibili.
    Le risorse provenienti dal disastro procurato da Tamoil risarciranno solo in parte il danno ambientale, danno che, tra l altro, si è aggiunto all’inquinamento da PM10 e PM 2,5, situazione che colloca Cremona sul podio delle città più inquinate d’Italia.
    I cremonesi sono stanchi di questo triste primato ..sono preoccupati per l’incidenza delle patologie oncologiche e polmonari e non hanno ancora perdonato alla scorsa Amministrazione lo scempio di alberi a cui hanno dovuto assistere.
    Ora è venuto il tempo di riparlare di ambiente in modo genuino, è il momento di restituire seppure in parte, quanto è stato tolto alla città; la Giunta non può tradire questa attesa tanto più che i costi non graveranno sulle casse del Comune perché gli interventi saranno finanziati con risorse che appartengono alla collettività.

  6. Ascolti io sono molto pragmatico. Bandi non bandi abbiamo visto come sta andando col famigerato bando Saap. Dunque qua ci sono piante a rischio crollo, piante che stanno morendo/seccando causa edera e problemi vari. Chi di dovere si dia una mossa prima che caschino in testa a qualcuno….

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