‘PiantaLa’, in 30 aiutati dall’Asst gettano la sigaretta

31 Maggio 2023

Oltre 18 persone hanno accettato di eseguire controlli più approfonditi sulla qualità del respiro e la funzionalità polmonare recandosi in ospedale.

 Si è conclusa con successo l’iniziativa “PiantaLa! Scambia la tua sigaretta con un seme per l’orto”, ideata da ASST Cremona in occasione della Giornata mondiale senza tabacco (31 maggio) che ha visto il coinvolgimento degli operatori della Pneumologia e del Servizio Dipendenze dell’ASST Cremona e della Struttura Promozione della Salute e Prevenzione Fattori di Rischio Comportamentali di ATS Val Padana.

L’evento, organizzato nel cortile Federico II del palazzo comunale di Cremona, ha visto protagonisti gli stessi cittadini che sono stati invitati a rinunciare ad una sigaretta in cambio di un sacchetto di semi per ortaggi da piantare e coltivare con attenzione.

Le persone hanno usufruito anche della possibilità di eseguire il test per la rilevazione del monossido di carbonio nel sangue e il test per la valutazione da dipendenza da fumo.

Francesca Baglivo (Referente Centro Antifumo, Ospedale di Cremona) commenta: «Non è stato semplice incoraggiare i fumatori a fermarsi, ma l’iniziativa ha suscitato molta curiosità nei passanti, soprattutto per l’idea dello scambio tra sigarette e semi. Grazie a questo invito “giocoso”, infatti, abbiamo valutato 30 persone, delle quali oltre la metà ha accettato di recarsi presso la Pneumologia di Cremona per eseguire test più approfonditi sulla qualità del respiro e il funzionamento polmonare».

A sostegno della campagna anche i calciatori della US Cremonese Pickel, Lochoshvili e Ghiglione (nella foto centrale) che in mattinata si sono recati allo stand per un saluto e una foto insieme agli operatori.

Approfondimento

SMETTERE DI FUMARE: UNA SCELTA FACILE DA COMPIERE MA DIFFICILE DA MANTENERE NEL TEMPO

Nel 2022 l’85% dei partecipanti ai corsi promossi dall’Asst di Cremona ha smesso di fumare.  A distanza di sei mesi, circa la metà di queste persone ha ricominciato.

Roberto Poli (Direttore Servizio Dipendenze, ASST Cremona) ci spiega perché.

Secondo uno studio della LILT (2022) che ha coinvolto un campione di 850 persone, 1 fumatore su 3 prova piacere nell’atto di fumare, ma al tempo stesso vorrebbe smettere. Perché smettere di fumare è così difficile?

Il fumo, soprattutto se è un’abitudine da tanti anni, diventa un compagno di vita da cui separarsi è difficile. La scelta di smettere deve essere determinata da una valida motivazione all’astensione totale.

 Ci sono fumatori convinti che non vogliono sentirsi dire di smettere. Anzi, si irritano alla sola idea. Come mai, nonostante le evidenze scientifiche, le persone continuano a desiderare il fumo anche se fa male?

I fumatori ostinati si pongono nei confronti delle evidenze scientifiche con un atteggiamento ottimistico, in generale hanno una ridotta percezione del rischio che viene sovrastato dalla dipendenza stessa e dalla sensazione di famigliarità e piacere che la sigaretta procura.

Si dice spesso “dipendenza da tabacco”, ma in realtà è la nicotina a trasmettere al nostro cervello il desiderio di fumare. È così?

La nicotina è una sostanza psicoattiva, un alcaloide stimolante che dà a chi lo consuma dipendenza e assuefazione di tipo fisico e psicologico. L’organismo umano impiega circa due ore di tempo per dimezzare il livello di nicotina nel sangue. Questo è il motivo principale per cui il fumatore diventa preda di una vera e propria dipendenza, che lo porta ad avere costantemente bisogno di accendere una nuova sigaretta. La nicotina, inoltre, si diffonde molto velocemente nel corpo attraverso il sistema circolatorio rilasciando sostanze psicotrope, come la dopamina che provoca nel fumatore un senso di gioia e gratificazione; la norepinefrina che riduce l’appetito e ha effetto eccitante; le endorfine che provocano un rilascio dell’attenzione e una diminuzione dell’ansia; l’acetilcolina che ha sempre effetto eccitante e infine la serotonina che migliora l’umore e contribuisce a ridurre l’appetito.

Chi smette di fumare ingrassa per forza?

L’interruzione dell’assunzione di nicotina causa in una buona percentuale di fumatori l’aumento di peso, questo in effetti è una delle maggiori paure che allontanano la decisone di smettere di fumare. I fattori che determinano l’aumento di peso sono diversi: il primo è legato al fatto che la nicotina ha un potere anoressizzante e tende ad accelerare il metabolismo base del fumatore. Nel momento in cui si smette di fumare, viene a mancare quell’aiuto che per anni ha aumentato il metabolismo, non consentendo più di bruciare un elevato numero di calorie per pasto. Chi smette di fumare recupera gusto e olfatto che rendono il cibo un richiamo invitante.

Come limitare questo effetto indesiderato?

Dal punto di vista psicologico, smettere di fumare da soli può essere molto difficile: l’ex fumatore tenderà a ricompensare la sensazione di ‘vuoto’ rappresentata dall’astinenza della sigaretta con l’assunzione di snack, caramelle e dolciumi. Il suggerimento è di mangiare piatti sani e ricchi di fibre, assumere molta acqua e praticare quotidianamente attività fisica, utile a eliminare lo stress e accelerare il metabolismo.

CORSI PER SMETTERE DI FUMARE: I DATI DEL 2022

Partecipanti totali: 67

Sesso: 31 femmine, 36 maschi

Età media: 53 anni

A fine corso hanno smesso di fumare: 57 su 67 persone (85%)

Su un campione di 16 persone a distanza di 6 mesi dal corso è emerso che 8 sono riuscite ad astenersi totalmente dal fumo (50%)

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