Sia riconosciuto alla Vespa lo status di patrimonio culturale italiano. Questo quanto chiede una mozione approvata ieri in aula in Regione, firmata anche dal consigliere regionale del Pd Matteo Piloni. “Già due mesi fa – ricorda Piloni- avevo presentato una mozione volta proprio a questo risultato, che però non era mai arrivata in aula. Ieri, con un emendamento a una mozione presentata dalla Lega, ho però ottenuto l’impegno a destinare alla Vespa questo riconoscimento, come peraltro chiesto già l’anno scorso dal Vespa club nazionale”.
“Un riconoscimento – continua Piloni – quello alla Vespa, senz’altro doveroso, un omaggio al genio industriale del nostro Paese. Lo scooter inconfondibile e iconico è tra i prodotti industriali italiani che hanno fatto la storia del design e del made in Italy. Basti pensare che è esposta in tutto il mondo, dal museo del design italiano alla Triennale di Milano fino al MoMa di New York. La sua storia continua di generazione in generazione, tanto che negli ultimi dieci anni ne sono stati venduti oltre un milione e mezzo di esemplari, mentre i suoi cultori sono organizzati in 597 Vespa Club italiani, di cui una trentina in Lombardia e quaranta associati al Vespa World Club che conta 40 mila soci”.
2 risposte
Si sente l’esigenza di sapere che l’impegno dei nostri consiglieri regionali è rivolto a temi tanto pressanti. Giusto per sapere: a quanto ammonta lo stipendio di un consigliere regionale? Beh, almeno ci sono anche quelli che sono presenti con assiduità… perché non è scontato, come ben sappiamo!
Lodi, lodi, lodi a Matteo Piloni! Ha insistito sull’argomento arrivando alla fine a ottenere un riconoscimento che Vespa sicuramente merita, per alleviare le sedute in Consiglio regionale troppo pesanti, sia come argomenti che come impegno. Un po’ di leggerezza , perbacco! Gli ricordiamo però che è stato eletto a Cremona dove ci sono problemi ben più importanti sui quali, tra l’altro, seppur molto tardivamente, lo stesso Piloni aveva presentato parecchio tempo fa un’altra interrogazione. Forse non si ricorda più che del DEA di secondo livello non si sa più nulla. Per forza , è stato assegnato a Mantova! O forse dai piani altri del PD cremonese, attualmente in febbrile campagna elettorale, e’ arrivato lo STOP ! Argomento spinoso su cui erano state spese parole, promesse e rassicurazioni ( anche dallo stesso ex onorevole Pizzetti) cadute nel dimenticatoio. In questo momento meglio non indagare o non rivangare. La salute di Cremona e dei cremonesi può attendere…dopo l’elezione del Sindaco. Se poi fosse Virgilio…meglio.