“Da anni diciamo che il metodo di partecipazione ai bandi definito click day è iniquo perché non premia i progetti migliori, ma favorisce chi è meglio connesso. L’ultimo esempio lampante è stata l’iniziativa ‘Restiamo insieme’, destinata a promuovere la socialità di bambine e bambini e ragazze e ragazzi durante l’estate. Ora, dopo le molte nostre insistenze, finalmente, la Giunta regionale riconosce che il sistema è discriminatorio e annuncia che modificherà la metodologia di partecipazione”. Lo dice soddisfatto Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, dopo la trattazione, stamattina, in Aula, di un’interrogazione dei dem sul tema. “Il bando ‘Restiamo insieme’ dimostra plasticamente cosa avviene con il click day – spiega Piloni –: su 484 domande presentate solo 146, cioè il 30%, sono state finanziate e 338 ammesse e non finanziate per esaurimento fondi. Cioè, solo 146 progetti selezionati senza criteri di merito e con disparità da un territorio all’altro: si va dal 60% di Ats Città metropolitana al 17% dell’Ats di Bergamo o al 14% dell’Ats Montagna. Anche in provincia di Cremona, in questi anni, vi sono stati progetti di Comuni e realtà aggregative che non sono stati finanziati”. Nell’interrogazione i dem chiedevano se per l’annualità 2024 si prevede un incremento dello stanziamento destinato all’iniziativa, così da garantire le risorse a tutte le domande ammesse, ma non finanziate per esaurimento fondi e, contestualmente, il superamento della procedura a sportello, rendendo la differente modalità di acquisizione delle domande prassi consolidata per le successive analoghe iniziative di assegnazione di contributi tramite bandi regionali.
“L’assessora alla Famiglia e solidarietà sociale Lucchini ha annunciato che per il 2024 non ci sarà più la procedura a click day, ma una differente modalità di partecipazione per valorizzare merito e qualità dei progetti, parlando finalmente di programmazione – sottolinea Piloni –.. Informazioni importanti e positive perché il lavoro dell’opposizione è servito alla Giunta a cambiare una norma di distribuzione dei fondi per anni fondata su un sistema che non premia il merito. Noi facciamo questa battaglia da tanti anni e ogni volta che contestiamo ci viene detto che Regione interverrà facendo programmazione. La parola magica che manca sempre, anche sugli interventi più importanti, sui temi del bilancio. E che significa che i soldi devono andare dove servono. Speriamo sia davvero la volta buona, sia per i privati che per gli enti locali, perché è inaccettabile lasciare senza risorse un Comune che non è stato abbastanza veloce a compilare il form. Monitoreremo e verificheremo come facciamo da sempre”.
Una risposta
Ci sono tante faccende da monitorare e verificare! E possibilmente sulle quali intervenire per tempo, non quando ormai è troppo tardi, cari Dem! E non solo in Regione, ma anche a Cremona dove il controllo e la verifica su molte iniziative sono totalmente mancati. Dem un po’ fuori tempo massimo…