Egregio Direttore
la Lombardia rischia di perdere la grande occasione del Pnrr per propria responsabilità. Non c’è alcun tipo di organizzazione del territorio sulle future case di comunità, non si affronta in maniera
strutturale il problema del personale ma, anzi, si dà tutta la responsabilità a Roma. Siamo davvero in una situazione preoccupante con una Regione che si gira dall’altra parte. L’assessore alla sanità Bertolaso, rispondendo lo scorso martedì ad una nostra interrogazione in merito, ha parlato di anarchia nel sistema sanitario lombardo e io sono molto d’accordo con lui: manca una politica
regionale forte e anche una volontà di riorganizzare il sistema. La cosa che mi preoccupa di più è vedere che non c’è un piano riguardante le case di comunità Oggi, siamo circa a metà degli interventi ipotizzati o programmati. E poi i medici di base, che non si trovano: in provincia di Crenona ne mancano 75 (46 nel Cremasco – praticamente uno in ogni Comune- e 29 nell’ambito Cremonese-Casalasco).
E poi ancora i tempi d’attesa, che continuano ad essere lunghi. Credo che siamo davanti al fatto che la maggioranza di centrodestra non vuole mettere mano alla riorganizzazione del sistema sociosanitario. Di mezzo ci sono i cittadini lombardi e un diritto alla salute che non è sempre garantito.
Matteo Piloni
Consigliere regionale Pd