Dalla Regione ancora nessun piano per la ripresa dell’attività sanitaria ordinaria, ma almeno l’impegno a utilizzare al più presto tutte le risorse già disponibili per l’assunzione e la stabilizzazione del personale sanitario. Lo annuncia il consigliere regionale Matteo Piloni, dopo la risposta data oggi in aula dalla vicepresidente Moratti a una interrogazione del Pd durante il question time e dopo l’approvazione di una mozione sulla rimozione dei vincoli di spesa per l’assunzione del personale sanitario.
‘Abbiamo chiesto quale fosse il cronoprogramma previsto per ogni Ats per far tornare a pieno regime il sistema sanitario regionale nell’erogazione di prestazioni ambulatoriali, diagnostiche e interventi chirurgici e se ci fossero interventi previsti per abbattere le liste di attesa – spiega Piloni – . L’assessore Moratti ha ammesso che la pandemia, nel 2020, ha di fatto impedito di erogare le regolari prestazioni e annunciato che si sta definendo un Piano di ripresa per la seconda parte di quest’anno che punti per ogni Asst a obiettivi specifici di recupero, prime fra tutte le attività di screening. Per gli interventi chirurgici le singole strutture decideranno in autonomia i piani di recupero, da parte sua la Regione interverrà per potenziare l’attività dei privati’.
‘In sostanza, ad oggi, un piano per la ripresa non c’è – sottolinea il consigliere dem -. E questo nonostante la riduzione dei servizi erogati sia evidente anche dai dati enunciati dalla vicepresidente che sono anche peggiori di quelli elaborati da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: tra marzo e giugno del 2020 visite ed esami si sono ridotti del 55%, tra ottobre e dicembre del 32% per le visite e del 22% per gli esami’.
‘Chiediamo alla Regione di attivarsi al più presto per recuperare visite ed esami, smaltendo le liste d’attesa sempre più lunghe, soprattutto valorizzando l’attività del servizio sanitario pubblico – dichiara Piloni e, riferendosi alla mozione approvata in aula, con l’integrazione specifica richiesta dal gruppo del Pd – e auspichiamo che rispetti l’impegno assunto oggi di utilizzare al più presto tutte le risorse già disponibili per l’assunzione e la stabilizzazione del personale sanitario, a partire dalle risorse dei cosiddetti decreto Calabria e decreto Rilancio, procedendo con le delibere per la stabilizzazione del personale con le Asst a cui non si è ancora provveduto, come quella di Crema’.
‘Abbiamo chiesto quale fosse il cronoprogramma previsto per ogni Ats per far tornare a pieno regime il sistema sanitario regionale nell’erogazione di prestazioni ambulatoriali, diagnostiche e interventi chirurgici e se ci fossero interventi previsti per abbattere le liste di attesa – spiega Piloni – . L’assessore Moratti ha ammesso che la pandemia, nel 2020, ha di fatto impedito di erogare le regolari prestazioni e annunciato che si sta definendo un Piano di ripresa per la seconda parte di quest’anno che punti per ogni Asst a obiettivi specifici di recupero, prime fra tutte le attività di screening. Per gli interventi chirurgici le singole strutture decideranno in autonomia i piani di recupero, da parte sua la Regione interverrà per potenziare l’attività dei privati’.
‘In sostanza, ad oggi, un piano per la ripresa non c’è – sottolinea il consigliere dem -. E questo nonostante la riduzione dei servizi erogati sia evidente anche dai dati enunciati dalla vicepresidente che sono anche peggiori di quelli elaborati da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: tra marzo e giugno del 2020 visite ed esami si sono ridotti del 55%, tra ottobre e dicembre del 32% per le visite e del 22% per gli esami’.
‘Chiediamo alla Regione di attivarsi al più presto per recuperare visite ed esami, smaltendo le liste d’attesa sempre più lunghe, soprattutto valorizzando l’attività del servizio sanitario pubblico – dichiara Piloni e, riferendosi alla mozione approvata in aula, con l’integrazione specifica richiesta dal gruppo del Pd – e auspichiamo che rispetti l’impegno assunto oggi di utilizzare al più presto tutte le risorse già disponibili per l’assunzione e la stabilizzazione del personale sanitario, a partire dalle risorse dei cosiddetti decreto Calabria e decreto Rilancio, procedendo con le delibere per la stabilizzazione del personale con le Asst a cui non si è ancora provveduto, come quella di Crema’.