Ieri mattina sono stato in visita al carcere di Cremona. Ad una settimana dagli episodi di violenza accaduti all’interno della struttura ho ritenuto doveroso incontrare la direttrice dott.ssa Rossella Padula per capire l’accaduto e fare il punto sulla situazione in generale. Ho trovato un clima pienamente ripristinato e molte iniziative in corso, sia sulla struttura che soprattutto per i detenuti. Certo, i problemi non mancano. A partire dalle difficoltà di organico che vede un personale composto da 180 unità per una struttura che ospita 430 detenuti, di cui la maggior parte di origine straniera, su cui serve lavorare con approcci e strumenti mirati, dal rafforzamento dei progetti di mediazione linguistica alla creazione di percorsi ad hoc che aiutino a migliorare la convivenza in sicurezza con gli altri detenuti e il personale. Per questo è necessario investire su un modello rieducativo inclusivo e che dia reali possibilità di integrazione al momento della scarcerazione. Le iniziative in questo senso non mancano e il rapporto con l’amministrazione comunale va in questa direzione. La carenza di organico e le difficoltà nel trovare attività lavorative che possano coinvolgere i detenuti sono due aspetti molto importanti a cui provare a dare risposte. Credo sia molto importante conoscere la realtà del carcere, parlarne di più e provare a fare la propria parte per migliorarne le condizioni.
Matteo Piloni
consigliere regionale PD