Piscina comunale di Cremona, Ceraso: ‘Vicenda assurda’

25 Settembre 2021

Si infiamma la polemica politica sulla disastrosa gestione della piscina comunale di Cremona. ‘Sport Management, la società a cui con grande lungimiranza l’Amministrazione Galimberti ha affidato la gestione della nostra piscina per 25 anni, ignorando i tanti ordini del giorno e interrogazioni presentati dalla sottoscritta volti a dimostrare l’inaffidabilità della Società, è in uno stato dissesto finanziario e la convenzione relativa alla gestione della nostra piscina sarà ceduta all’asta al miglior offerente’. Lo scrive  in un post pubblicato su Facebook il consigliere comunale di Viva Cremona Maria Vittoria Ceraso.
‘L’assoluto silenzio e riserbo dell’Amministrazione sui citati provvedimenti, nonostante l’impegno assunto dall’assessore Maria Rosa Zanacchi di tenere la commissione Sport costantemente informata anche con semplici comunicazioni via mail – prosegue Ceraso – mi vede costretta a convocare, in qualità di vice presidente, la commissione di Vigilanza per poter dar conto alla cittadinanza di quanto sta accadendo e capire i possibili sviluppi di questa incresciosa e assurda vicenda. Cosa significherà tutto questo per la nostra piscina comunale? Quali ripercussioni ci saranno? Perché il Comune di Cremona ha accettato il passaggio di gestione da Sport Management al gruppo spagnolo Fours/Prime e non ha invece attivato la risoluzione della convenzione per gravi inadempienze come ad esempio hanno recentemente fatto il Comune di Novara e quello di Molfetta, in considerazione della mancata realizzazione della totalità delle opere di riqualificazione dell’impianto previste nella concessione?’.

Ceraso fa domande alle quali urge dare risposta perché in ballo ci sono fondi pubblici, cioè soldi dei cittadini: ‘Il Comune a chi ha pagando o sta pagando il canone di concessione di 230.000,00 previsto in convenzione? Dopo una gestione estiva fallimentare, visti i pochissimi ingressi, la piscina olimpionica nel frattempo ha riaperto con orario ridotto rispetto a quello previsto in convenzione che prevederebbe l’apertura dell’impianto alle 6.30 mentre ad oggi è possibile solo alle 9. Come mai? E quale servizio sta fornendo oggi l’impianto comunale ai cittadini? Il Comune di Cremona è a conoscenza dei numeri relativi all’utenza giornaliera del nuoto libero? Quanti sono gli iscritti ai corsi proposti da Forsu/Prime (adulti e ragazzi)?’.
‘E il gruppo del nuoto sincronizzato – prosegue il consigliere comunale di Viva Cremona –  esiste ancora? Ai tempi della questione che avevo sollevato due anni fa relativa alla sopravvivenza di quella realtà avevo avuto rassicurazioni dall’Amministrazione che il corso si sarebbe fatto e che Sport Management garantiva allenatrici di caratura nazionale. Oggi sembra che una realtà che aveva circa 90 atlete si sia ridotta ad una decina di potenziali iscritte’.
‘E’ davvero sotto gli occhi di tutti – conclude Maria Vittoria Ceraso – che quella che nel 2017 era stata presentata da Galimberti come la svolta epocale nella gestione del nostro impianto natatorio ha visto solo riduzione di servizi e contenziosi giudiziari con il triste epilogo della vendita all’asta proprio di quella concessione che, a detta del Sindaco era scritta così da bene da tutelare il Comune da ogni possibile inadempienza del concessionario. Chi risponderà ai cittadini di tutto?’.

Rimpiangeremo la gestione del tanto contestato Tapparelli?

 

 

 

 

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