Seguita a navigare in acque agitate la piscina comunale di Cremona ma all’Amministrazione sta bene così. Oggi il centro natatorio è stato nuovamente oggetto d’attenzione da parte del consiglio comunale in relazione a un ordine del giorno presentato il 20 febbraio scorso da vari consiglieri comunali vari (prima firmataria Maria Vittoria Ceraso) sulla gestione pesantemente carente e sulla proposta di sospendere il pagamento del canone e di procedere alla risoluzione del contratto.
Il primo ottobre 2017 il Comune aveva affidato per 25 anni all’associazione temporanea d’impresa Sport Management la gestione con lavori accessori di ristrutturazione e riqualificazione e con oneri di progettazione per un investimento pari a 1.704.059,42. Il 16 febbraio dello scorso anno il Comune ha preso atto della cessione del ramo di azienda da Sport Management a Forus Italia. Dubbi sull’affidabilità di Sport Management erano sorti ancor prima dell’affidamento: il 19 dicembre 2016 era stata presentata un’interrogazione a risposta scritta con la quale si chiedeva al sindaco Galimberti se non ritenesse rilevanti le notizie sui molteplici contenziosi e sentenze relativi a Sport Management. Altre interrogazioni sono state successivamente depositate e un ordine del giorno relativo all’applicazione delle penali e all’interruzione del rapporto contrattuale non approvato dalla maggioranza, finche il 21 maggio 2019, alla vigilia delle elezioni comunali, è stata approvata la risoluzione del contratto con Sport Management per grave inadempimento contrattuale;
Tra ordini del giorno, interrogazioni e determine si è arrivati al 30 aprile 2020, giorno in cui il Consiglio di Stato ha accolto con apposita sentenza il ricorso in appello proposto da Sport Management contro la sentenza del Tar di Brescia che risolveva la convenzione tra Comune e gestore annullando tutti gli atti conseguenti. Intanto proseguiva lo stillicidio di interrogazioni che evidenziavano le criticità della cessione di Sport Management a Forus e la conseguente nuova richiesta di risoluzione del contratto.
Il contributo stabilito in convenzione che il Comune deve versare a Sport Management per la gestione ammonta a 272.466,06 che l’Amministrazione continua a pagare ‘nonostante il gestore non abbia mai nemmeno iniziato i lavori di riqualificazione – si legge nell’ordine del giorno – abbia mal gestito l’impianto e non abbia nemmeno pagato le bollette dell’acqua’.
”Tutto ciò premesso e considerato – recita l’ordine del giorno – il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a procedere alla risoluzione del contratto per grave inadempimento contrattuale da parte di Forus chiedendo il rimborso di quanto effettivamente pagato a titolo di quote annue di ammortamento di investimenti indicati nel Piano Economico Finanziario’.
L’ordine del giorno è stato illustrato dalla prima firmataria, Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona). A seguire sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Riccardo Merli (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), Roberto Poli (Partito Democratico) e Luca Nolli (Movimento 5 Stelle).
A nome della Giunta è intervenuto l’assessore con delega allo Sport Luca Zanacchi che, tra l’altro, ha sostenuto non esservi alcun legame tra Sport Management e Forus, e che vi è stato un ritardo minimo sulla presentazione del progetto
di riqualificazione dell’impianto, che quanto prima verrà approvato in via definitiva. Inoltre, ha spiegato l’assessore, di fronte a inadempienze appurate, sono state emesse sanzioni nei confronti di Forus. Insomma, per l’assessore non esiste alcun elemento di gravità tale che giustifichi la risoluzione del contratto così come richiesto dall’ordine del giorno presentato dalla minoranza che è stato respinto: 9 i voti a favore, 18 i contrari. Astenuto il consigliere Luca Nolli.