La progettazione degli spazi e delle aree verdi racconta la visione che abbiamo di una città. È la risposta che vogliamo dare all’esigenza di creare contesti urbani sempre più vivibili, che siano dei veri polmoni verdi all’interno degli abitati. Per questo, la politica del verde dovrà essere sempre più un elemento funzionale e non soltanto pura estetica. Il risultato da cui partiamo è importante. Lo abbiamo ricordato durante l’incontro ‘Più alberi a Cremona’, organizzato dal Laboratorio Cremona si Può, che si è tenuto al Civico 81. Cremona è prima in Lombardia per numero di piante ogni 100 abitanti e seconda in Italia su 105 capoluoghi di provincia, come conferma lo studio ‘Ecosistema Urbano’ di Legambiente e Ambiente Italia. Abbiamo 260 ettari di aree verdi comunali e, dal 2024, più di 80mila piante in ambito urbano. In questi anni il patrimonio verde è cresciuto e, per tutelarlo, la città si è dotata di un Regolamento Comunale del Verde urbano (RCdV) e del Piano Comunale del Verde (PCdV), due strumenti che permetteranno di pianificare e monitorare tutte le attività. Ora si tratta innanzitutto di potenziare gli investimenti fatti, soprattutto in termini di manutenzione, alla luce delle grandi riqualificazioni che interesseranno alcuni parchi cittadini come piazza Giovanni XXIII, piazza Lodi, parco del Vecchio Passeggio, parco Tognazzi, parco Sartori. Ma, allo stesso tempo, per dare una maggiore connotazione ‘green’ alla città, dobbiamo dare forma ai progetti attuativi del Piano del verde. Priorità sarà la creazione di nuovi viali alberati e piantumazioni, attorno alle mura cittadine e lungo tutto il perimetro della tangenziale. Vogliamo immaginare una tangenziale circondata da piante: una schermatura naturale in grado di assorbire le polveri sottili e di svolgere un ruolo di barriera fonoassorbente. Creeremo nuove aree boschive dal forte valore ambientale e naturalistico, sia nella parte rivierasca del fiume Po sia nella zona del Morbasco, favoriremo le donazioni di alberi da parte di tutte le associazioni cittadine, estenderemo il ‘Museo degli alberi’ dal parco del Vecchio Passeggio a tutti i giardini del centro storico. Le aree verdi sono spazi vitali a disposizione di tutti e per tutti. Affinché possano essere luoghi accoglienti e responsabilmente utilizzati inviteremo i cittadini a partecipare in modo più attivo alle scelte dell’amministrazione e allo sviluppo dei progetti attraverso la Consulta del Verde, potenziando anche le collaborazioni con le associazioni e le agenzie educative per coinvolgere anche le nuove generazioni. La sostenibilità ambientale è legata a doppio filo anche al consumo di suolo: nuove aree verdi possono nascere da una ‘deimpermeabilizzazione’ di alcuni suoli, togliendo superfici di asfalto e cemento attraverso interventi di rigenerazione. Un esempio potrà essere il comparto del Polo Tecnologico che attualmente è privo di aree verdi. Infine, non possiamo dimenticare la nostra campagna. Parlare di politiche del verde non può prescindere dalla valorizzazione delle cascine. L’obiettivo sarà progettare una rete di marketing territoriale che tuteli tutti gli interessi, economici, storici e culturali, legati al mondo contadino.
Andrea Virgilio
candidato sindaco del centrosinistra a Cremona
3 risposte
Se le sue parole sono sincere, e non ho motivo di credere il contrario, se davvero questo progetto corrisponde a quello che se diventasse sindaco vorrà realizzare, può spiegarmi, dottor Virgilio, perché da vicesindaco non ha combattuto per evitare di sacrificare una parte importante del parco del Po e del Morbasco? Perché proprio lì dentro lei e l’amministrazione di cui ancora fa parte avete concesso di costruire? Perché la costruzione della stessa pregevole palazzina non si è potuta dirottare in uno dei numerosi spazi adatti ad accoglierla senza rovinare uno dei pochi polmoni verdi presenti in città? Perché? Ormai può rispondere in tutta onestà, tanto non sarà più possibile tornare indietro… Parola d’ordine: cementificazione! Andrà avanti ancora così dandoci qualche contentino, alla faccia nostra e dell’inquinamento.
Premesso che non ho alcun pregiudizio soprattutto politico per collaborare con chi governa, limitatamente alle mie competenze ma,a proposito della cd consulta del verde, penso che essa debba tenere conto anche delle voci dei cittadini,e non solo delle associazioni, che arrivano tramite i blog come questo. Ora già segnalai piante pericolanti, invase dai funghi della carie,in diverse parti della città, vedi via Massarotti sulla destra scendendo da via Ghinaglia, quindi in via Cavalieri di Vittorio Veneto e in via Chiese di fianco alla cancellata dell’oratorio presso l’incrocio con via Mincio. Ebbene le piante sono ancora lì e non mi si dica che l’agronomo ha detto che non sono a rischio. Forse gli sono sfuggiti i funghi infestanti. A rischio poi per lo più le piante della scarpatella della via Bergamo, recentemente ne è caduta una, ma non tanto per colpa loro, quanto per l’edera infestante che andrebbe tolta. Lo stesso dicasi per le robinie che dalla via Trebbia portano sulla via Eridano sulla destra, e di cui qualche mese fa ne è caduta una in mezzo alla strada. In tutti questi casi a mio avviso ci sarebbe bisogno di un intervento urgente di messa in sicurezza.
Non avendo ricevuto risposta da chi di dovere in merito ad un eventuale interessamento alle segnalazioni da me effettuate in questo post, mi vien da pensare,sigonr Virgilio, che la vostra considerazione delle segnalazioni dei cittadini comuni , consulta del verde a parte,sia del tutto nulla. Le mie non sono segnalazioni pretestuose ed i fatti, le recenti cadute di alberi nei luoghi da me segnalati, ne sono la conferma. Altresì vien da pensare che il vostro interesse x il verde sia solo o soprattutto propagandistico, di facciata. Ciò nonostante confido ancora in una vostra risposta su questo blog alle mie segnalazioni, nell’ottica di una collaborazione con chicchessia al governo della città, che esula dalla competizione politica e che mira a rendere la città non solo più verde ma anche più sicura dal punto di vista ambientale.