Oggi pomeriggio si è tenuto un incontro nei pressi del ponte di Spino d’Adda tra Area omogenea, Amministrazione provinciale, Comune di Spino e Consorzio.it (nella foto centrale). Per l’Area Omogenea presenti il presidente Gianni Rossoni e il sindaco di Casale Cremasco Vidolasco Antonio Grassi. Per la Provincia il presidente Mirko Signoroni, l’architetto Giulio Biroli e l’ingegnere Andrea Manfredini. Per il Comune di Spino il sindaco Enzo Galbiati e la vice sindaca Eleonora Ferrari. Per Consorzio.it l’amministratore delegato Bruno Garatti.
Oggetto dell’incontro: il raddoppio del ponte, i finanziamenti necessari per costruirlo e i tempi di realizzazione. La situazione è complessa soprattutto per l’esorbitante aumento dei costi, passati negli ultimi tre anni da 21 a 38 milioni, anche per l’aggiunta di opere non previste nel progetto originale. Tra le voci che più hanno inciso sulla lievitazione della spesa prevista, figura l’acciaio che è passato da 12 a 24 milioni di euro, in pratica è raddoppiato.
A questo punto è chiaro che il primo problema per condurre a termine l’operazione è il reperimento dei 16 milioni mancanti. Trovato il finanziamento occorre concludere un iter burocratico piuttosto complesso. Durante l’incontro si è discusso anche dell’allargamento della strada prima del ponte per realizzare il raddoppio il più vicino possibile al ponte,
Il primo interlocutore è la Regione. Per questo, venerdì prossimo, 5 maggio alle 18, è in programma un incontro della giunta dell’Area omogenea con i consiglieri regionali della nostra provincia. Il ponte di Spino sarà tra gli argomenti prioritari per il Cremasco che verranno discussi.