“E’ iniziata oggi la vita nelle istituzioni della Giunta Virgilio: la più gattopardesca della storia di Cremona, con il suo cambiar tutto per non cambiare niente. Noi di ‘Novità a Cremona’ non possiamo che augurare buon lavoro a questo esecutivo: fotocopia delle precedenti Giunte Galimberti. Per il resto, fin daI suoi primi giorni di vita, la Giunta ha già dato prova di essere una brutta copia delle precedenti e quindi da già la sensazione di essere inadeguata”.
Lo dice oggi Alessandro Portesani neo consigliere comunale per la lista civica ‘Novità a Cremona’ e già candidato sindaco per il centrodestra a margine della prima seduta del Consiglio Comunale.
“Il terribile caos nel traffico che si sta verificando nella zona Po per la folle programmazione dei lavori di A2A: è già un primo grande scivolone di Virgilio e compagnia. I cittadini sono imbufaliti. La polemica surreale del neo sindaco contro i commercianti: un altro pesante e grossolano errore nella comunicazione, condito da altrettanti deliri di onnipotenza politica. L’incapacità di interloquire con il semplice cittadino spesso svillaneggiato. La solita pesante mancanza di programmazione per il mantenimento del decoro della città. Insomma – commenta Portesani -, siamo ripartiti con gli stessi errori e lo stesso imprinting , dato negli ultimi dieci, dal duo Galimberti/Virgilio all’amministrazione della città. E su questo i cremonesi dovrebbero bene riflettere”.
“Questa Giunta, per altro rappresentativa del 20% dei cremonesi, ha iniziato però a propinare come farina del suo sacco tutto quello che c’era nel nostro programma di governo: Body cam per i vigili urbani, decoro del cimitero, asfaltature delle strade. Tutto ciò non può che farci piacere visto che, durante la campagna elettorale siamo stati pesantemente criticati per le nostre proposte. Ne prendiamo atto, ma – conclude Portesani – ci faremo comunque un nodo al fazzoletto a ogni promessa che verrà messa sul tavolo. Andremo a verificare, puntualmente, se dalle parole si è passati ai fatti o si è rimasti, come sempre, a chiacchiere fumose o racconti fantasiosi, senza neppure interloquire con noi, a dispetto dei pomposi proclami di apertura al dialogo con le minoranze”.