“L’assegnazione di alloggi Aler alle donne vittime di violenza che si sta concretizzando in questi giorni, è un fatto positivo per Cremona. Dimostra due verità che la recente campagna elettorale di Andrea Virgilio, neosindaco, ha voluto negare per meri motivi partitici e di bassissima politica locale. La prima è che la Regione, a guida del tanto vituperato centrodestra, è ben presente sui progetti che contano, basta parlargli. La seconda è che Aler ‘l’azienda lombarda per l’edilizia regionale (in particolare quella che fa capo ad Aler Brescia-Cremona-Mantova): non è quel coacervo di inettitudine e di inefficienze che il neo-sindaco ha sempre descritto in ogni suo intervento pubblico”. Lo dice oggi Alessandro Portesani consigliere comunale e portavoce della lista civica ‘Novità a Cremona’ in merito all’assegnazione di appartamenti a due donne da tempo inserite in un percorso di uscita dalla violenza.
“E’ curioso – prosegue Portesani – che a parlare di questo progetto del 2023 come “di un passaggio molto importante’, “di una realtà virtuosa”, di “una strada per dare una risposta al problema abitativo delle donne vittime di violenza” sia proprio l’avvocato Elena Guerreschi, presidente del Centro Antiviolenza Aida, e moglie del nuovo sindaco. Il legale a capo di ‘Aida’, come volontaria, si sta occupando di un tema così fondamentale e importante per le donne. Le iniziative del Centro ‘Aida’ sono sempre state supportate a piene mani dal Comune di Cremona”.
“Francamente faccio dunque molta fatica a capire – dice Portesani – come il “nuovo” sindaco, per qualche manciata di voti in più, si sia potuto accanire, con un’acrimonia così palese, contro la Regione e l’Aler quando era ben consapevole che stavano lavorando per un progetto di così alto profilo sociale curato proprio dalla moglie. Noi come lista Civica, inserita nella coalizione del centrodestra, – conclude il neo consigliere Portesani, apprezziamo invece l’operato di Regione Lombardia e degli assessori Franco, Lucchini e La Russa che hanno destinato 1,5 milioni di euro, alle Aler mettendo disposizione alloggi a favore dei Centri Antiviolenza. Un finanziamento che permette di offrire alle donne vittime di violenza soluzioni abitative adeguate e a costo zero per la durata di 5 anni. Al termine del periodo di copertura economica, la Regione, ha stabilito che gli alloggi potranno rimanere a disposizione dei soggetti gestori dei Centri Anti Violenza, come ‘Aida’, con un canone di locazione concordato. E’ la politica del fare”.