“Va bene l’appello di Luciano Pizzetti ai parlamentari eletti nel territorio nelle fila del centrodestra perché portino all’attenzione del governo il tema della sicurezza a Cremona. Anche perché, pure oggi i media, riportano l’ennesimo episodio di violenza accaduto alla stazione ferroviaria. La scia a Cremona non si ferma nonostante il diluvio di parole e di promesse dell’Amministrazione comunale. Ma mi chiedo perché Pizzetti non si oppose, quando era in parlamento, ai tagli pesanti che i governi di centro sinistra fecero a tutto il comparto? Mistero”. Lo dice oggi Alessandro Portesani capogruppo di ‘Novità a Cremona’ e firmatario della recentissima interrogazione proprio in tema di sicurezza in piazza Roma e via Dante presentata agli uffici del Presidente del Consiglio.
“I casi sono evidenti – sottolinea Portesani -. Proprio a partire da quel Governo Letta che privò il territorio nazionale di 11 mila agenti; assenze addirittura raddoppiate negli anni seguenti. Guarda caso, quell’esecutivo ebbe Carlo Cottarelli come commissario straordinario alla spesa pubblica poi parlamentare voluto fortissimamente da Pizzetti. E subito scomparso prima dal territorio e poi dalle aule parlamentari per tornare ai suoi studi, alla Tv, ai libri e agli articoli di giornale. Un flop totale che oggi costringe Pizzetti a rivolgersi ai parlamentari del centrodestra, non avendo il centrosinistra cremonese riferimenti parlamentari propri sul territorio. E per non farsi mancare nulla Pizzetti era sottosegretario del Governo Renzi. L’allora premier che addirittura si lamentò dei cinque corpi di polizia applicando una spending review da 20 miliardi di euro per la legge di stabilità, operando sul reparto sicurezza tagli, risparmi e accorpamenti per una cifra di 600 milioni di euro. Non parliamo poi del governo Gentiloni, di cui Pizzetti era rimasto sottosegretario. Anche in questo caso la sicurezza divenne carne da macello nel bilancio dello Stato” aggiunge Portesani.
“Giusto invocare la collaborazione istituzionale. Ci mancherebbe e noi, come ‘Novita a Cremona’, ci uniamo a questa richiesta di Pizzetti – spiega il capogruppo di ‘Novità a Cremona -. Ma è ben noto che è stato lo stesso Pizzetti a perorare, per non dire imporre al sindaco Andrea Virgilio, Santo Canale come assessore alla Polizia Municipale e alla Sicurezza. Visti i risultati non ci sembra che l’ex segretario del Pd abbia compiuto una grande scelta. Rimaniamo in attesa di vedere i risultati del “cambiamento” dichiarato. Diamo atto delle critiche giuste che Pizzetti rivolge alla Giunta e alla sua maggioranza sul decoro della città. Osservazioni che abbiamo fatto sia durante che ben dopo la campagna elettorale. Ora ci aspettiamo molta più umiltà da parte del Sindaco a riconoscere errori compiuti, silenzi, mancanze e anche su certi temi un sincero ‘mea culpa’ di Pizzetti”,
Una risposta
Finché il problema sicurezza a Cremona viene sollevato in termini genericamente astratti,tutti d’accordo e unanime il coro dei sì a un aumento di vigilanza. Ma non appena si dà corpo e nome al problema alludendo all’ intollerabile quantità di sbandati, clandestini e bande giovanili impunemente in azione fra piazza Roma, via Dante, stazione ferroviaria e piazza
Risorgimento, scattano i veti e gli ipocriti ‘se’ e ‘ma’ delle solite congreghe di un cattocomunismo militante che accecato dal fanatismo ovunque vede razzismo e fascismo. E dunque di cosa diavolo stiamo parlando?