In data 27 agosto l’Ufficio Scolastico Regionale pubblicava un decreto di rettifica/aumento del contingente dei posti a ruolo per il Sostegno delle scuole medie attraverso la procedura straordinaria della cosiddetta minicall veloce: in parole povere, uno strumento che permette a partecipanti di altre regioni, con possibilità esaurite, di applicare per un’altra regione con capacità ricettive maggiori, come la Lombardia, appunto.
Nello specifico, le posizioni a disposizione per Cremona passavano così da 38 a 100, numerica elevata in relazione alla medio/bassa popolazione scolastica della provincia. Bisogna anche tener presente che era impossibile per gli interessati, fin dall’inizio, tentare la candidatura nei grandi distretti di Milano e Bergamo, già sature dallo scorso anno.
Questa decisione, tuttavia, ci ha lasciato perplessi e preoccupati perché, di fatto, esaurisce quasi del tutto, in un unico turno di nomina, i posti a disposizione in organico di diritto, ovvero quelli che possono essere usati per la stipula di contratti a tempo indeterminato. La conseguenza non può che essere la mancanza per gli anni futuri di posti di ruolo, non solo per tutti coloro che seguono al momento (o seguiranno) un percorso di specializzazione sul sostegno, ma anche per i precari che hanno tre anni di servizio, a cui è stata promessa recentemente dal Ministero l’istituzione di percorsi formativi dedicati più semplificati.
Inoltre, molti degli aspiranti supplenti se avessero saputo prima di questa ingente numerica avrebbero magari inserito molte più scuole opzionabili nell’apposita pratica da presentare a inizio agosto, invece che trovarsi davanti a uno scenario che ora non possono più modificare, rischiando concretamente di non poter più lavorare.
Pensiamo di avere il diritto di sapere, in tutta trasparenza, come mai l’Ufficio di Cremona abbia accettato una nuova numerica così elevata da parte dell’Ufficio Regionale, che ha cambiato senza dare spiegazioni i contingenti in meno di ventiquattro ore.
Siamo ben consapevoli del diritto di un insegnante specializzato a ricevere il posto di ruolo. Nessuno lo discute. Sappiamo però anche bene che le Università del Nord Italia forniscono una numerica di accesso ai corsi di abilitazione sostegno ben inferiore alle necessità reali, mentre quelle del Centro-Sud fanno l’esatto contrario, creando insegnanti abilitati in esubero, che poi non trovano lavoro in loco.
Tuttavia, come cittadini e come insegnanti, riteniamo che sia giusto che gli organi scolastici preposti tutelino, oltre all’interesse nazionale, anche le pari opportunità di accesso dei residenti di tutto il territorio italiano.
In una sola parola, chiediamo che ci sia sempre la massima trasparenza nello svolgimento delle operazioni.
Abbiamo già scritto, in molti, le nostre motivazioni all’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, e stiamo attendendo una risposta.
Chiediamo di essere rassicurati, per gli anni a venire, che vengano messi a disposizione nuovi e numerosi impieghi a tempo indeterminato, e che sia normato a brevissimo un limite massimo sui posti da dare a ruolo con minicall veloce che è, e che deve a nostro avviso rimanere, un rimedio ultimo di assoluta eccezionalità.
Non escludiamo, in caso non ricevessimo risposte convincenti, tutti assieme, azioni più incisive, come un presidio davanti agli uffici cremonesi.
Alberto Paolo Rocco
Per un gruppo di insegnanti di seconda fascia
Una risposta
Le manfrine che creano sconcerto e rabbia negli aspiranti insegnanti ci sono sempre state. Prima quando le graduatorie erano stilate “a mano” e c’era regolarmente qualcuno che arrivava all’ultimo momento piazzandosi in posizioni di graduatoria privilegiate incomprensibilmente, poi a causa di fantomatici algoritmi, ora per regole “inventate” sorprendendo tutti quanti. Questo è quanto accade a livello dell’ufficio scolastico provinciale, ma non dimentichiamo che ci sono dirigenti scolastici che magicamente riescono ad avere in organico chi scelgono loro e sempre gli stessi docenti…qui nulla da dire?