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Professioni sanitarie, inaugurato l’anno accademico

26 Gennaio 2023

Imparare ed insegnare a prendersi cura è il compito che unisce il mondo della sanità e quello accademico. Il punto d’incontro sono le persone: specialisti, operatori, studenti e docenti, che nell’Asst di Cremona trovano il luogo per costruire il proprio futuro e quello della sanità di domani. Questo è lo spirito con cui si apre l’attività didattica 2022/2023 della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Brescia, sede di Cremona. La cerimonia dedicata ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie, che comprendono Infermieristica e Fisioterapia (ASST di Cremona) e Assistenza sanitaria (ATS della Val Padana), si è tenuta oggi 26 gennaio 2023 nell’aula magna dell’ospedale di Cremona, rispettando una tradizione di grande importanza.

Alla cerimonia ha partecipato il magnifico rettore dell’Università di Brescia Francesco Castelli, accolto dalla direzione strategica dell’Asst di Cremona, composta da Giuseppe Rossi (direttore generale) e Paola Mosa (direttore socio-sanitario). Presenti il sindaco di Cremona, il direttore generale di Ats Val Padana Salvatore Mannino, il vice prefetto vicario Stefano Musarra, il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, il vice presidente della Provincia di Cremona Giovanni Gagliardi, le forze dell’ordine e le autorità locali, i presidenti degli ordini professionali, i docenti, i coordinatori i tutor e gli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, e i rappresentanti del mondo accademico, che a Cremona trova sede.

FORMAZIONE: CRESCERÀ CON IL NUOVO OSPEDALE

Come ha sottolineato in apertura Giuseppe Rossi, «è  un piacere riprendere in presenza la tradizionale apertura dell’anno accademico dell’Università di Brescia, di cui l’Asst è a tutti gli effetti sede per i corsi di laurea d’Infermieristica e Fisioterapia. Ogni anno oltre cento nuovi studenti scelgono Cremona per condurre il proprio percorso di formazione triennale, che trova nel tirocinio il primo passo concreto verso la professione. Punto di forza del percorso di studi, infatti, è lo spazio di confronto generazionale e di incontro fra le diverse competenze ed esperienze di docenti, tutor e studenti».

In un momento non facile per le professioni sanitarie, «È incoraggiante poter contribuire a tracciare la strada dei futuri professionisti», aggiunge Rossi. «Per loro stiamo provando a ridisegnare la sanità, il progetto del nuovo ospedale di Cremona ne è l’emblema e per funzionare al meglio avrà bisogno, soprattutto, di operatori preparati, in grado di offrire ai pazienti e alla comunità intera servizi di qualità e relazioni di cura solide. Il nuovo ospedale prevede spazi per la formazione universitaria: questo è importante, perché un ospedale che nasce con l’intento formativo viene costruito in modo diverso. Colgo l’occasione per rivolgere un augurio fiducioso per il percorso professionale e personale delle giovani matricole, dei laureandi e laureati che quest’anno termineranno il percorso di studi per affacciarsi al mondo del lavoro».

PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE

Come ricordato da Salvatore Mannino, direttore generale Ats Val Padana, «La presenza a Cremona, nella nostra ATS, di una sede esterna del Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria dell’Università di Brescia, parte da lontano e riveste oggi un significato di ancora maggiore rilevanza. Da un punto di vista strettamente professionale, il percorso formativo ed il profilo dell’Assistente Sanitario (in capo ad Ats) rispondono perfettamente ai bisogni del territorio, in un momento di nitida consapevolezza del ruolo fondamentale per le nostre comunità della prevenzione e della promozione di stili di vita salutari. In tal senso, rilevanti sono anche le opportunità di lavoro nelle strutture della rete sanitaria e sociosanitaria per queste figure, per le quali si è registrata negli ultimi anni una crescente richiesta di operatori. Allargando lo sguardo e più in generale, guardiamo con fiducia ad un ulteriore consolidamento e sviluppo del Corso di Laurea, in sintonia con la sempre più marcata connotazione della città di Cremona quale polo universitario.

 IL SOSTEGNO DELLA CITTÀ

La parola è passata al sindaco Gianluca Galimberti: «Cremona in questi ultimi anni ha investito molte risorse per favorire e potenziare l’offerta universitaria nella nostra città», ha affermato. «Grazie anche al contributo di soggetti privati e alla collaborazione tra gli Enti Pubblici, sono state poste le basi di un sistema strutturato che ci permette oggi di definire Cremona una vera città Universitaria. Il Comune investe moltissime risorse di denaro, idee e progetti in questa partita, perché la ritiene strategica per il presente e il futuro della città e della sua Provincia. Nelle scorse settimane sono state avviate interlocuzioni con l’Università degli Studi di Brescia per potenziare la sua presenza in città: desideriamo costruire un progetto di formazione e ricerca destinato al mondo degli anziani e della geriatria, consapevoli che in questo ambito il nostro territorio e la nostra città stanno già facendo percorsi virtuosi e innovativi, con forti interazioni tra Università, imprese, aziende e centri sanitari. Vogliamo dare un ulteriore contributo alla formazione di personale medico preparato, alla costruzione di progetti nuovi e sostenibili in ambito socio-sanitario, alla realizzazione di percorsi di ricerca, azione, intervento che pongono al centro l’anziano e la sua famiglia».

L’UNIVERSITÀ È UN BENE COMUNE

«Cremona è davvero magnifica – ha dichiarato il rettore, prof. Francesco Castelli – Riprendendo la tradizione avviata negli anni scorsi l’Università degli Studi di Brescia inaugura le attività didattiche nella sede di Cremona a testimonianza della volontà di essere presente con continuità al fianco di ASST di Cremona e ATS della Val Padana per la formazione degli operatori delle professionalità sanitarie, a sostegno del sistema sanitario regionale e dell’intera comunità ed in una prospettiva di crescita». Il Rettore ha rivolto un saluto ai docenti e agli studenti presenti in aula magna, ricordando le peculiarità dei tre indirizzi che caratterizzano la sede di Cremona. «L’università è un bene comune – ha ricordato – e deve restituire qualcosa alla società». Questo è l’obiettivo dell’istituzione universitaria, e dei tanti docenti e specialisti che trasmettendo conoscenza e valori formano i professionisti sanitari di domani.

CURA, RICERCA E SUSSIDIARIETÀ

Per Gian Luca Baiocchi, professore ordinario di Chirurgia Generale e direttore UO Chirurgia Generale dell’Ospedale di Cremona, «È un grandissimo onore tenere la lettura magistrale per l’inaugurazione dell’anno accademico in corso. Ho deciso di trattare tema dell’integrazione tra la società civile, il cui ruolo si esprime attraverso le associazioni del Terzo Settore e la ricerca scientifica. A Cremona è virtuosa l’integrazione tra cura e ricerca, che esige una struttura adeguata, personale preparato e la giusta motivazione. Ma ciò non sarebbe possibile senza sussidiarietà, intesa come l’intervento di privati cittadini e associazioni territoriali, che in maniera gratuita e volontaria si associano per un fine comune, arrivando laddove lo Stato per sua natura non può intervenire. In questa fase storica e in questo luogo, l’Ospedale di Cremona, viviamo un’occasione unica e irripetibile per lo sviluppo di modelli di presa in carico globale del paziente. L’apporto dell’università di Brescia e della società civile alimentano questo contesto virtuoso e di grande beneficio per la comunità. Il mio augurio è questo: guardare avanti e in alto».

AL FIANCO DEGLI STUDENTI

Tra i presenti, i coordinatori didattici dei tre corsi afferenti alle professioni sanitarie: Adele Luccini (Infermieristica), Cristian Carubelli (Fisioterapia) e Annalisa Longari (Assistenza sanitaria).

«Anche quest’anno abbiamo accolto oltre 281 studenti per le tre facoltà, di cui cento nuove matricole», confermano. «Potranno contare su 195 docenti, 82 dei quali è messa a disposizione dall’Asst di Cremona. A questi si aggiungono oltre trenta tutor e 491 assistenti di tirocinio (la metà sono professionisti dell’Asst di Cremona), che affiancano quotidianamente gli studenti durante l’esperienza in reparto. A loro si aggiungono i coordinatori e i tutor clinici e professionali, che consentono la buona organizzazione e svolgimento di tutta l’attività didattica e l’inserimento nelle attività ospedaliere».

«La professione infermieristica è da sempre la più rappresentativa, per il numero di studenti e per la storia che ha maturato nell’ambito delle professioni sanitarie. «Di comune accordo – proseguono – abbiamo voluto che una studentessa di infermieristica a farsi portavoce degli studenti in occasione di questa importante cerimonia. La loro partecipazione è segno della stretta connessione tra il mondo accademico e quello ospedaliero: soprattutto nell’ambito sanitario, lo studente vive da subito a contatto con la realtà professionale che caratterizzerà la scelta intrapresa. Il nostro compito è accompagnarli in questo percorso sinergico e integrato».

«SIAMO PROFESSIONISTI A 360 GRADI»

Arianna Bianchi, studentessa al terzo anno della Facoltà di Scienze Infermieristiche, sarà la portavoce degli oltre XX studenti che frequentano i corsi presso la sede di Cremona. «Ho scelto di diventare infermiera – racconta – e mi sento onorata di poter portare la mia esperienza a nome dei miei compagni di studi. Come molti di loro, ho scelto una professione sanitaria spinta dalla predisposizione ad aiutare il prossimo, mettendo al centro la persona. Chi fa questo lavoro deve tenere a mente l’importanza della dignità del paziente e coltivare la predisposizione a tessere relazioni con i diversi colleghi e collaboratori. L’esperienza di studi svolta a Cremona è stata arricchita da numerose ore di stage e dall’accompagnamento costante durante il tirocinio ospedaliero, che completa le lezioni frontali offerte dai nostri docenti. Tutto ci è fondamentale per un’istruzione teorica che possa accompagnarci nella realtà dell’ospedale. Ci sentiamo parte dell’Università di Brescia: spero che questa realtà possa offrire opportunità di crescita su questo territorio, grazie al sostegno del Comune, dell’Asst di Cremona e delle tante realtà che contribuiscono ad accogliere e accompagnare noi studenti»

L’ANNO ACCADEMICO 2022/2023 IN NUMERI

  • 281 studenti afferenti ai tre corsi di studi triennali, di cui 100 matricole
  • 35 studenti per il corso di Assistenza Sanitaria
  • 76 studenti per il corso di Fisioterapia
  • 160 studenti per il corso di Scienze Infermieristiche
  • 195 docenti, di cui 82 dell’Asst di Cremona
  • 491 assistenti di tirocinio, di cui 308 dell’Asst di Cremona
  • 25% degli infermieri neolaureati sceglie di specializzarsi, contro il 2% del 2020

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