Presentazione del nuovo Quaderno di @Sinistra dedicato a Lidia Menapace, venerdì 14 marzo alle ore 21 in via XI Febbraio a Crema, presso l’Arci di San Bernardino, che ospita l’iniziativa in collaborazione con la sezione Anpi di Crema. A proporre al pubblico il Quaderno, edito in occasione del centenario della nascita della Menapace (1924-2024), ci saranno: Paolo Balzari, presidente del locale circolo Anpi cremasco, Fausto Lazzari, direttore del periodico e dei quaderni di @Sinistra, che ha curato la realizzazione di questo lavoro assemblando importanti e originali testimonianze, Beppe Bettenzoli, editore e ideatore dei quaderni e della rivista e Rosangela Pesenti, docente, storica e scrittrice a cui è stato affidato l’intero archivio della Menapace e che ama definirsi semplicemente femminista e pacifista. “Lidia Menapace, maestra di vita” è il titolo del volumetto di 64 pagine, a cura di Fausto Lazzari, edito dal Partito della Rifondazione Comunista, Federazione cremasca, che raccoglie i contributi dell’Archivio femminista Lunàdigas, Simone Antonioli, Beppe Bettenzoli, Giovanna Capelli, Gian Carlo Corada, Cosetta Maria Erinaldi, Fausto Lazzari, Rosangela Pesenti e Gilberto Polloni.
“Nella ricorrenza del centenario della nascita, – spiega Fausto Lazzari – il periodico @Sinistra ha voluto ricordare una grande figura femminile, dedicandole il quarto dei quaderni destinati a ricordare importanti figure, in qualche modo anche legate al nostro territorio. La nostra scelta è caduta su Lidia Brisca, che con il matrimonio ha preferito il cognome del marito, “Menapace”, perché è sempre stata una donna portatrice di valori legati alla pace, attraverso azioni di grande spessore umano, quali la Resistenza, il Femminismo, la politica della solidarietà e dell’uguaglianza. In molti la ricordiamo presente a manifestazioni e conferenze organizzate negli ultimi decenni anche nel nostro territorio (vedi il premio “Anna Adelmi” organizzato da Felice Lo Popolo con il Centro Culturale Galmozzi)”.
Lidia, in perenne movimento, ha abbracciato percorsi culturali ed esistenziali articolati e difficili; Lidia la cattolica, la partigiana, democristiana e poi marxista, giornalista del Manifesto, femminista e pacifista. Lidia, partigiana per tutta la vita.
Parafrasando Rosa Luxemburg che è stata un suo costante punto di riferimento – aggiunge Bettenzoli nella presentazione – possiamo affermare che il suo famoso motto “socialismo o barbarie” sia riassumibile in “pacifismo o barbarie”.
a cura della Redazione di @Sinistra